Sembrano ormai chiare le idee dell’Italia che, come diversi Paesi UE, spinge per le auto elettriche. A confermarlo sono i ministri Roberto Cingolani e Enrico Giovannini durante due eventi relativi al mondo dei trasporti. Quindi presto arriverà lo stop per diesel e benzina anche nel nostro Paese. Ecco lo scenario che ci aspetta tra una decina di anni, che paiono lontani, ma in realtà sono molto vicini.
Il futuro delle auto diesel e benzina è nero
In sostanza il futuro delle auto diesel e benzina è nero, anzi nerissimo. Nonostante le parole di Giovannini sembrano regalare ancora speranza, nel profondo la verità è che il futuro dei mezzi di trasporto, soprattutto per i privati, dovrà essere l’elettrico:
“L’Italia non ha ancora preso una decisione di questo tipo ed è una discussione che stiamo facendo proprio con il ministro Cingolani”.
Quindi per ora nessuna data in previsione, a differenza di altri Paesi che invece hanno già stabilito e dichiarato pubblicamente il momento in cui non saranno più immatricolate auto dotate di motore termico.
I tempi limite però sembrano esserci
Sembrano comunque essere chiari i tempi limiti per l’addio a diesel e benzina. Anche se comunicati con una certa prudenza, per non destare gli animi, il ministro Cingolani ha dichiarato:
“In Italia circolano 13 milioni di vetture euro 0. Se pure da domani avessimo veicoli tutti elettrici, non sapremmo dove ricaricarli“. Quindi secondo Cingolani ci vorranno “almeno dieci anni” prima che le auto in circolazioni possano essere tutte elettriche.
Dieci anni sembrano lontani
Se per qualcuno le parole di Cingolani sono rassicuranti, per noi no. Dieci anni non sono molti e finiscono presto. Quindi, al di là di tutto, le famiglie si troveranno a dover modificare il loro parco auto prima di quanto possano immaginare.
Se non si risolleverà l’economia che ha avuto una battuta d’arresto a causa del Covid-19, sarà davvero dura. Ma anche se fosse possibile un recupero così veloce, sarebbe alquanto impossibile che molte famiglie, ormai sulla soglia della povertà, possano riprendersi così da affrontare l’acquisto di una nuova auto elettrica, con o senza ecoincentivi.