SEO

Chi di voi non ha mai sentito parlare di SEO, un acronimo così breve che dice tutto ma allo stesso tempo niente.
Nonostante online contenuti e siti web spuntino improvvisamente come funghi ad una velocità inaudita, sono davvero poche le aziende che basano la loro attività su una buona attività SEO.
Anzi, molto spesso, vi è persino il rischio di pensare che ormai questo rappresenti un argomento di nicchia, risalente al vecchio web 1.0.
Attualmente, inoltre, grazie alle nuove applicazioni e al costante sviluppo dell’intelligenza artificiale, è diventato ormai possibile liberarsi dal fastidio di Copy, di ricerca di Keywords ecc, delegando questo “lavoraccio” alle nuove tecnologie.
Ma è davvero la scelta migliore?

Cosa dovrebbe fare un buon Team SEO

Di certo l’intelligenza artificiale garantisce numerose opportunità di applicazioni, anche per quanto riguarda la SEO.
Tuttavia, non possiamo fare un lavoro come si deve se non sappiamo di cosa si tratta.
E non vi preoccupate non è nulla di complicato o tecnologicamente “troppo avanzato”.
Per SEO, si intendono tutte quelle attività e pratiche messe in atto al fine di migliorare il posizionamento organico (ovvero la visibilità gratuita) di un sito, in modo che questo risulti più facile da trovare sui motori di ricerca.

È impossibile pensare di realizzare una buona strategia marketing se non si parte innanzitutto da un buon lavoro di SEO.
In quanto il successo di un piano marketing non dipende dal numero di visualizzazioni ottenute, bensì dalla capacità di trasformare queste visualizzazioni in contatti interessanti, che svolgono cioè un’azione.
In questo senso, l’attività della SEO risulta essere determinante.
Infatti il compito di un buon team SEO è proprio quello di monitorare ed evidenziare tutti quei comportamenti messi in atto dagli utenti che sembrano essere un limite per la conversione dei contatti in traffico di qualità.
È necessario quindi fare opportune ricerche su dove gli utenti, nel corso del loro percorso online, si fermano, dove incontrano delle difficoltà e così via.
Per esempio in caso di siti troppo lenti, interfacce grafiche poco accattivanti o confuse, mancanza di call to action e altro ancora.
Insomma una buona SEO richiede un’analisi a 360 ° non solo di ciò che viene condiviso e pubblicato online, ma anche del comportamento degli utenti.

Tra gli errori di SEO più comuni abbiamo:

  • Pagine di blocco che non riportano alla pagina dello shop;
  • Esperienza d’acquisto complicata o troppo lenta;
  • Lead generation senza pulsanti di call to action;
  • Assenza di form per richiesta email;
  • Estrema lentezza nel caricamento delle pagine.
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