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Solo qualche giorno fa, dopo le analisi di mercato relative ad aprile 2020, era emerso un risultato importante per Huawei. Il brand Cinese è riuscito a diventare il primo produttore di smartphone al mondo. Il sorpasso ai danni di Samsung è ancora più importante se si considerano le difficoltà vissute dall’economia globale e dal Huawei in particolare a seguito del BAN.

Il successo di Huawei però non si è trasformato in un fuoco di paglia. Il colosso cinese si conferma al vertice anche nelle rilevazione relative a maggio 2020. Il trend positivo quindi continua ma il primato non è così certo per i mesi successivi.

Al momento, gli analisti hanno rilevato un market share del 19.7 percento per Huawei. Le distanze rispetto al mese precedente si sono accorciate, infatti Samsung segue al 19.6 percento. Nel periodo si sono considerati circa 82 milioni di device spediti dai produttori, un valore nettamente in ripresa rispetto ad aprile 2020.

Huawei si conferma al primo posto, ma…

Sempre rispetto al precedente mese preso in esame, il gap tra le due aziende si è nettamente ristretto. Se ad aprile si attestava intorno ai due punti percentuali, adesso è solo dello 0.1 percento. Questo significa che già nelle rilevazioni di giugno 2020 ci potrebbe essere lo scambio delle posizioni.

Infatti la quota di Huawei è rimasta pressoché invariata rispetto al mese precedente. Samsung invece ha fatto un balzo in avanti per colmare la distanza, confermando come il gigante coreano abbia la forza di riprendersi la vetta.

Ovviamente, si tratta di una sfida ad altissimi livelli, ma nonostante tutto Huawei deve fare i conti con fattori esterni al proprio controllo. Il principale è certamente il BAN imposto dagli USA che influisce negativamente sull’azienda. Il primo problema sono le vendite penalizzate in America, che da sola rappresenta il 56% di tutto il mercato mondiale.

Il secondo è l’impossibilità per Huawei di utilizzare componenti e software sviluppati da aziende USA. Questa situazione si ripercuote sui SoC e sull’OS Android, facendo perdere ulteriore appeal agli smartphone cinesi.

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