L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) nel suo ultimo resoconto globale, analizza un quadro dettagliato e piuttosto inquietante di quelle che potrebbero essere le conseguenze dei cambiamenti climatici sul nostro pianeta. Sono quattro le scoperte cruciali che richiedono in particolar modo l’attenzione dei governi, delle comunità e delle istituzioni a livello mondiale.
Il cambiamento climatico e le sue conseguenze
La prima, è quella che evidenzia la perdita significativa dei ghiacciai in Svizzera, con una diminuzione del 10% solamente negli ultimi due anni. Questo fenomeno, che rientra in una località geografica precisa, riflette in realtà una tendenza globale che fa allarmare. I ghiacciai non sono solo degli splendidi momenti naturali da tenere su una foto ricordo, ma svolgono un ruolo cruciale nell’equilibrio degli ecosistemi e nelle risorse idriche. Il loro progressivo scioglimento minaccia di privare le Alpi della loro iconica presenza nel giro di pochi decenni.
La seconda parla di un altro tipo di catastrofe. A quanto pare il 2023 ha visto anche un terzo degli oceani del mondo colpiti da ondate di calore marine, e questo ha fatto raggiungere livelli record alla temperatura del mare. Questo aumento di temperatura non solo comporta un innalzamento del livello del mare stesso, ma anche un aumento della frequenza e dell’intensità delle già citate ondate di calore marino. Un rischio altissimo per la biodiversità marina e la salute degli ecosistemi oceanici, che riescono a sopravvivere solo entro un determinato tipo di temperatura.
La terza scoperta mette il punto sulla non attuazione di attività finalizzate alla risoluzione del cambiamento climatico. Se è vero che cambiare costa, e gli investimenti per mitigare gli effetti del cambiamento climatico saranno molti sia per i governi che per le aziende coinvolte, il non agire avrà un costo ancora più alto. Il rapporto dell’OMM non ha dubbi su questo: ignorare il cambiamento climatico potrebbe portare a conseguenze disastrose per l’economia globale, con ripercussione che metterebbero a repentaglio la salute e la sicurezza di miliardi di persone
La speranza del rapporto OMM
L’ultimo punto del rapporto, la ciliegina sulla torta, è l’enorme riduzione dell’estensione del ghiaccio marino in Antartide, che ha toccato i minimi storici. Questo fenomeno fa capire come nessuna parte del nostro pianeta, compresi gli ambienti più estremi, siano immuni dal cambiamento climatico, anzi. Sono proprio loro i primi a ricevere i danni maggiori. Nonostante tutte queste cattive notizie, il rapporto dell’OMM lascia una piccola speranza. Sembrerebbe infatti che sia ancora possibile agire per evitare che i danni al nostro pianeta possano peggiorare, ma c’è bisogno di una risposta immediata e coordinata per affrontare una crisi che riguarda tutta l’umanità.