Le tattiche utilizzate da YouTube per scoraggiare gli utenti Adblock e proteggere i suoi ricavi pubblicitari
Le tattiche utilizzate da YouTube per scoraggiare gli utenti Adblock e proteggere i suoi ricavi pubblicitari

YouTube continua la sua battaglia contro gli utenti che cercano di eludere le pubblicità utilizzando adblock e altre estensioni del browser. Questo comportamento, considerato illegale, compromette i ricavi del sito, causando perdite milionarie ogni mese. Gli sforzi di YouTube per contrastare questo fenomeno sono evidenti, con segnalazioni di rallentamenti nel caricamento dei video per coloro che tentano di saltare gli annunci iniziali. Questi rallentamenti sembrano essere accompagnati da altri inconvenienti, appositamente progettati per scoraggiare tali pratiche scorrette.

 

Perché Google combatte Adblock su YouTube

Il problema è emerso da un thread su Reddit, dove è stata fornita una prova empirica del rallentamento dei caricamenti video quando si utilizza adblock sul browser. Una volta disattivato l’adblock, la velocità di caricamento torna immediatamente alla normalità. Mentre al momento questa problematica non coinvolge tutti gli utenti globali, è evidente che YouTube stia testando metodi per dissuadere chi fa uso di adblock. Il sito 9to5Google ha confermato i rallentamenti e ha notato alcuni problemi collaterali, come la necessità di aggiornare la pagina per aprire il video a schermo intero o nella modalità cinema. Questi sembrano essere dei sabotaggi mirati a compromettere l’esperienza d’uso quotidiana.

La domanda sorge spontanea: perché Google sta combattendo così strenuamente contro gli adblock? Anche se non ci sono stime precise, è probabile che la percentuale di utenti che utilizza queste soluzioni costi a YouTube milioni di euro al giorno, poiché il sito si basa principalmente sui ricavi pubblicitari. YouTube mira a spingere sempre più utenti verso il piano Premium, che offre la rimozione legittima degli annunci e fornisce funzionalità extra, come la riproduzione in background su dispositivi mobili e l’accesso senza annunci a YouTube Music. Il costo mensile del piano Premium è di 11,99 euro in Italia, ma attualmente il numero di abbonati è ancora relativamente basso.

 

Pubblicità online, utenti e sostenibilità economica

Riflettendo su questa situazione, emergono le sfide che le piattaforme di contenuti online affrontano nel bilanciare la redditività attraverso gli annunci pubblicitari e la volontà degli utenti di evitare tali contenuti promozionali. Mentre YouTube cerca di spingere gli utenti verso il suo piano Premium, resta da vedere come questa strategia influirà sulla sua base di utenti e sui ricavi complessivi del sito nel lungo termine. La continua evoluzione di queste dinamiche sarà interessante da seguire nell’ambito della distribuzione di contenuti digitali e delle strategie di monetizzazione online.

Articolo precedenteDJI Mic 2 è ufficiale: un passo in avanti nella registrazione audio
Articolo successivoRivoluzionario progetto MATISSE: Batterie allo stato solido per aerei elettrici