Una Città invita gli Alieni sulla Terra: tentativo di turismo intergalattico?

L’immaginario collettivo, plasmato da romanzi, televisione e film, spesso ci ha portato a considerare gli alieni come potenziali minacce. Orson Welles, già nel 1938, avvertiva del rischio di attirare visitatori extraterrestri, suggerendo che la guerra potesse essere l’unico elemento in comune tra le nostre società. Tuttavia, non tutti gli esseri umani condividono questa visione pessimista. Figure come Isaac Asimov, Carl Sagan e Gene Roddenberry ritenevano che società extraterrestri più evolute potessero essere più intelligenti e pacifiche rispetto a noi.

Recentemente, nella città di Lexington, Kentucky, alcuni astronomi hanno adottato un approccio insolito. Utilizzando un laser, hanno inviato un messaggio nello spazio, specificamente verso il sistema TRAPPIST-1 nella costellazione dell’Aquario. L’invito per gli alieni? Venire sulla Terra per godere delle bellezze di Lexington, considerata un luogo ideale di atterraggio grazie alle sue campagne pianeggianti e ai cieli liberi da percorsi aerei.

Benvenuti Alieni: “Visitate la capitale mondiale del cavallo”

L’iniziativa, apparentemente un mix tra serietà e umorismo, è stata promossa dall’agenzia turistica VisitLEX. L’obiettivo principale è quello di promuovere il turismo umano a Lexington, sperando che i primi visitatori siano turisti statunitensi. L’immagine utilizzata per il messaggio ricorda quelle inviate dalle sonde Voyager e dal telescopio di Arecibo nel 1974, ma con un tocco di umorismo che ha generato qualche controversia nella comunità astronomica. VisitLEX ha creato una specie di parodia, giocando con l’immaginario della comunicazione interstellare. Puntare su figure mistiche come quelle degli alieni potrebbe essere stata la scelta giusta, data la risonanza della notizia.

Al di là della leggerezza dell’iniziativa, resta ancora un mistero se il sistema TRAPPIST-1 ospiti o meno forme di vita. La sua popolazione, se esistente, potrebbe essere sorpresa da questo messaggio bizzarro proveniente da Lexington, una città che si autodefinisce ironicamente “la capitale mondiale del cavallo” nonché luogo dove si basa la storia, diventata poi leggenda, dell’orso cocainomane (di cui hanno anche creato una trasposizione cinematografica). Forse non proprio grandi attrazioni considerando quante cose straordinarie ci siano sul nostro pianeta. Mentre attendiamo di vedere se gli alieni risponderanno all’invito turistico di Lexington, l’iniziativa ci offre un momento di leggerezza e riflessione su come la fantasia umana possa spaziare anche oltre i confini della Terra. Questo gesto, seppur scherzoso, ci invita a considerare nuovi modi di interagire con l’ignoto, sia sulla Terra che nello spazio infinito.

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