TIM e accesso passivo: le sfide regolatorie nell'analisi di mercato
TIM e accesso passivo: le sfide regolatorie nell’analisi di mercato

Nella riunione di Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni del 20 dicembre 2023, è emersa una decisione significativa riguardante la proposta di impegni presentata da TIM in relazione al coinvestimento per la realizzazione di nuove reti ad altissima capacità (VHCN). La proposta, notificata ai sensi degli articoli 87 e 90 del Codice delle comunicazioni elettroniche, ha diviso il Consiglio, ottenendo l’approvazione a maggioranza, ma con il voto contrario della commissaria Elisa Giomi.

 

Le implicazioni della delibera 339/23/CONS

La delibera n. 339/23/CONS ha evidenziato le divergenze di opinione all’interno dell’Autorità, aprendo la strada a un approfondimento delle questioni normative legate ai servizi di accesso passivo alla rete secondaria di FiberCop. Tale trattamento normativo sarà oggetto di esame nell’ambito di un’analisi coordinata dei mercati dell’accesso attualmente in fase di finalizzazione. Questa analisi mira a definire un quadro di regole che disciplinerà l’accesso alle reti fisse di TIM/FiberCop per i prossimi cinque anni, comprese le disposizioni relative al servizio di accesso alla rete secondaria, noto come semi-GPON.

Il comunicato ufficiale sottolinea che, in attesa della conclusione di questa analisi di mercato, TIM è tenuta a garantire l’accesso alla propria rete ad altre aziende. L’obbligo è di farlo a condizioni non discriminatorie, in ottemperanza alla regolamentazione vigente. Ciò implica che, nonostante la mancata approvazione della proposta di impegni, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni mantiene un approccio vigilante e regolatorio per assicurare un accesso equo e aperto alle infrastrutture di rete fisse.

 

Il nodo delle decisioni normative per TIM

Questo episodio evidenzia la complessità delle dinamiche nel settore delle telecomunicazioni, con gli enti di regolamentazione che devono bilanciare gli interessi delle società del settore per garantire un mercato concorrenziale e tutelare gli utenti finali. L’evoluzione normativa in corso potrebbe plasmare il futuro del coinvolgimento di TIM nel settore delle reti ad altissima capacità e influire sulla dinamica competitiva del mercato delle telecomunicazioni in Italia.

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