Ogni singolo anno circa 74 miliardi di polli vengono macellati, producendo poi una quantità di carne pari a circa 140 milioni di tonnellate e quasi lo stesso numero di piume. Queste solitamente vengono scartate e poi bruciate, generando una grossa quantità di inquinamento. E se quest’ultime venissero impiegate per produrre energia?
Una squadra di studiosi della Nanyang Technological University e dell’ETH Zurich ha scoperto che questa soluzione alternativa potrebbe essere effettivamente valida. In laboratorio sono riusciti a estrapolare la cheratina dalle piume, trasformandola poi in membrane necessarie per la costruzione delle celle a combustibile.
Una fonte di energia valida
L’obiettivo dell’uso di fonti di energia sostenibili è quello di ridurre la dipendenza dalle materie fossili e di limitare l’impatto ambientale causato dalla loro produzione e dal loro utilizzo. L’innovazione dell’esperimento sui polli consiste nel mutare la cheratina trasformandola in fibre ultra-sottili, le cosiddette fibrille amiloidi.
Le celle a combustibile sfruttano l’energia generata dall’idrogeno per creare elettricità. Nel caso in cui l’idrogeno venga utilizzato come combustibile, le sole conseguenze della produzione dell’elettricità in questo caso sarebbero acqua e calore. In esse i protoni possono passare liberamente, mentre gli elettroni vengono bloccati, costringendoli a passare in un circuito consentendo la produzione energetica. Le membrane sono solitamente ideate con materie chimiche tossiche, che restano nell’ambiente senza degradarsi. Inoltre, esse risultano essere piuttosto costose.
Secondo gli esperti, le membrane ricavate dalle piume di pollo sono invece biodegradabili e non richiedono grosse spese. Recentemente, gli scienziati hanno reso noti i risultati dei loro studi per poi richiedere un brevetto che permetta a questa tecnologia strana ma innovativa di svilupparsi. Tale soluzione consentirebbe di risolvere due dei grandi problemi legati che minano il nostro ambiente: gli scarti provenienti dalle industrie avicole e la creazione di membrane sostenibili per le celle. In questo esperimento si vedono molte prospettive positive che coinvolgerebbero anche il lato economico. Ma se poi il numero di polli macellati aumentasse ancora proprio per questo scopo? Questo dipenderebbe dalle industrie. L’unica cosa da scoprire ora è se i fondi verranno approvati e se davvero questa potrebbe divenire realtà. Cosa ne pensate di questa strana scelta energetica?