Apple vision pro diminuisce l'entusiasmo L’Apple Vision Pro, ovvero il primo visore di Apple che combina la realtà aumentata e la realtà virtuale, ha suscitato diverso scalpore. Tuttavia, a distanza di mesi l’interesse continua a diminuire, anche se recentemente è stato utilizzato durante un’operazione medica.

 

L’interesse continua a diminuire per l’Apple Vision Pro

Dopo essere stato sulla bocca di tutti nel periodo del suo rilascio, avvenuto a febbraio di quest’anno, tanto che ne è stato richiesto il rilascio globale. La scintilla di entusiasmo si è lentamente spenta. Secondo Mark Gurman di Bloomberg, gli Apple Store negli Stati Uniti stanno registrando una diminuzione nelle sessioni di prova del Vision Pro. Infatti, non solo spesso non vengono rispettate le prenotazioni, ma è presente anche un drastico calo nelle vendite. Che, da un paio di unità al giorno, sono passate ad un paio di unità alla settimana, solo in alcune località.

Gurman sottolinea che questo calo nell’interesse potrebbe essere dovuto ad una critica che accomuna tutti i sistemi di realtà virtuale. Durante le prime settimane con il Vision Pro, Gurman afferma di averlo utilizzato frequentemente, ma l’utilizzo è sceso ad una o due volte a settimana. Il visore allontana gli utenti dal mondo reale, rendendolo scomodo per l’uso in compagnia. Inoltre, alcuni utenti hanno anche lamentato dolori al collo e mal di testa dovuti all’uso prolungato. Però, anche il visore di Apple ha le sue colpe. Nonostante siano stati risolti molti bug iniziali e perfezionata la funzione Personas, l’esperienza d’uso non è migliorata significativamente.

Tuttavia, se l’interesse da parte dei consumatori sta diminuendo, il Vision Pro sta trovando diverse applicazioni in ambito professionale. In Brasile, l’Apple Vision Pro è stato infatti utilizzato durante un’operazione di artroscopia. L’intervento richiede uno schermo collegato ad una telecamera inserita nella zona lesionata. Ma grazie al Vision Pro, i medici hanno potuto vedere immagini ingrandite, informazioni e radiografie durante l’operazione. Inoltre, grazie all’app MyMako, hanno potuto creare modelli 3D, consultabili sul momento durante l’operazione, migliorando la precisione e l’efficacia.

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