Temu accusata essere come un malware

Temu, l’applicazione del momento che tutti gli appassionati di shopping hanno scaricato sul proprio smartphone, nasconde un virus capace di rubare i dati personali. Gli esperti di Grizzly Research, dopo aver effettuato un’analisi approfondita del suo codice danno l’allarme.

Quella che vediamo potrebbe essere solo una facciata che nasconde scopi illegali. Sono state rilevate funzioni particolari che permetterebbero di rubare tutti i dati presenti sugli smartphone degli utenti per poterli poi rivendere e guadagnare cifre spropositate.

Temu non è quel che sembra

Per gli studiosi il software nasconde intenti dannosi. L’accusa è giunta dopo una ricerca approfondita da parte di esperti di sicurezza. Il rischio e quello dell’esportazione dei dati personali di oltre 100 milioni di utenti che hanno scaricato l’applicazione sul proprio cellulare.

Il sospetto è subito nato in seguito a una stima effettuata sugli ordini. Per ogni articolo, venduto l’azienda perderebbe circa 30$ a causa dell’assenza di costi di spedizione e dei prezzi estremamente economici. Se fosse davvero così, già dovrebbe essere stata dichiarata la bancarotta, cosa che non è avvenuta. Il team di Grizzly Research ha quindi cominciato le proprie analisi che hanno svelato il reale intento dell’applicazione. Altro fattore che ha destato subito sospetto è che Temu non è scaricabile in Cina, suo Paese di origine.

Oltretutto, la società proprietaria, la PDD, era già stata sottoposta ad accuse di questo genere per un’altra app poi sospesa dagli store. Dai report hanno subito notato che le parti di codice sospette in Temu sono uguali a quelle eliminate della scorsa applicazione cinese. Il problema principale è che il Governo del Paese impone alle aziende del territorio di passare i database alle agenzie governative. In questo modo, però, vanno a violare le norme di sicurezza americane, destando molta preoccupazione dati i continui scontri.

Il consiglio dato è quello di cancellare l’app dai propri dispositivi con immediatezza e, se proprio non si resistesse alla tentazione di un acquisto, di usare il sito web con la protezione di un VPN.

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