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Gli amanti della montagna possono ancora trascorrere le vacanze invernali sciando e godendosi lo scenario delle montagne innevate. Nonostante ciò un nuovo studio pubblicato su Nature Climate Change garantisce che in futuro tutto questo potrebbe diventare solamente un lontano ricordo.

A causa dell’aumento delle temperature nei prossimi anni la neve non sarà mai abbastanza per coprire le pendici e i versanti delle montagne e buona parte degli impianti sciistici europei presentano un grandissimo rischio di svanire. Questo fatto è una fondamentale problematica anche per quelle località in cui già da oggi si fa un grande uso di neve artificiale, per consentire ai turisti di godersi il meritato rilassamento; questi saranno danni permanenti soprattutto per il settore turistico invernale.

 

Cosa succederà in futuro con il cambiamento del clima?

Con l’aumento di soli 2 gradi centigradi, il 53% dei comprensori sciistici rischia di rimanere senza neve. Con 4 gradi in più, invece, quasi la totalità delle mete invernali, non avrà più neppure un filo di neve e saranno condannati a chiudere a breve tempo, non avendo molti margini di adattamento. Questo succede perché il caldo non rischia solo di bloccare le condizioni favorevoli alle nevicate, ma colpisce anche la produzione della neve artificiale, che prevede comunque basse temperature e molta acqua.

L’alloggio e il trasporto dei turisti dalle piste produce unaquantità enorme di carbonio, che finisce in atmosfera, contribuendo al surriscaldamento climatico. Anche la produzione di neve artificiale e il consumo energetico delle strutture ricettive in quota produce grandi quantità di carbonio, difficoltà con le quali presto ci scontreremo.

 

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