radiazioni Il SAR, acronimo di Specific Absorption Rate, indica il quantitativo di radiazioni emesse per unità di chilogrammo, da parte di ogni singolo smartphone; pochi sanno infatti che i suddetti dispositivi emettono RFR, o meglio definite radiazioni a radiofrequenza, le quali possono causare non pochi problemi all’uomo, solo nel caso di esposizione prolungata nel tempo.

A proteggere i consumatori ci pensano le Istituzioni europee e degli Stati Uniti, imponendo un limite massimo al valore SAR del singolo modello che viene commercializzato sul territorio. Più precisamente in Europa è fissato a 2,0 W/kg, considerando un’esposizione di 10 grammi di tessuto per un tempo di 6 minuti, per quanto riguarda gli Stati Uniti si parla invece di 1,6 W/Kg, ma solo su 1 grammo.

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Radiazioni smartphone, l’elenco dei modelli ‘a rischio’

Snocciolando la lista aggiornata dei modelli che presentano un SAR elevato, notiamo il grande lavoro svolto dai produttori per ridurlo nel corso degli ultimi anni, infatti tutti i dispositivi che andremo ad elencarvi sono datati, ed in commercio da ormai qualche anno.

Il più ‘rischioso’ è il Motorola Edge, con un SAR di 1,68W/kg 1,79W/kg, rispettivamente al corpo e all’orecchio, passando poi sullo OnePlus 5G, sempre fermo alle stesse cifre, per scendere verso ZTE Axon 11 5G a 1,59W/kg, Sony Xperia XA2 Plus a 1,41 W/kg, Asus Zenfone 6 a 1,57 W/Kg, oppure Xiaomi Mi Max 3, fermo a 1,58W/kg.

Da notare che i valori effettivamente indicati sono molto distanti dal limite di 2W/kg, e ricordando che chi è in possesso di uno dei suddetti, non rischia di più degli altri utenti.

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