Novavax

La sfida al Covid è incanalata verso binari che sembrano essere giusti. La curva dei contagi, dopo il boom della stagione natalizia, è in decrescita in Italia così come nel resto dell’Europa. L’attenzione da parte degli esperti è ancora massima, specie per la possibile nascita di ulteriori varianti. La vaccinazione continuerà ad essere quindi determinante, anche grazie al nuovo siero di Novavax. 

A differenza di Pfizer o Moderna che utilizzano una tecnologia ad mRNA, l’ultimo farmaco anti Covid approvato da EMA presenta una tecnologia su base proteica.

 

Novavax, il nuovo vaccino contro Omicron in Italia

La tecnologia di Novavax presenta altresì una doppia dose, le cui somministrazioni sono intervallate da un mese. Il farmaco andrebbe a replicare parte della struttura proteica del coronavirus, garantendo una risposta del sistema immunitario ed una conseguente protezione dall’infezione.

I risultati delle sperimentazioni oggi in atto evidenziano un’efficacia di Novavax al 90% dall’infezione. Con la possibilità di una terza dose booster, a sei mesi dal primo ciclo, il vaccino potrebbe essere inoltre anche un’ottima soluzione per contrastare la variante Omicron, sempre più diffusa e prevalente nei contagi europei e mondiali.

Data l’ultima diffusissima mutazione del virus, potrebbe esserci un’accelerazione sul rilascio delle prime dose, con i primi lotti del vaccino che potrebbero arrivare anche nel mese di  Marzo. In base alle indicazioni di EMA, almeno per ora questo siero dovrebbe essere rivolto solo ai cittadini con più di 18 anni. Per ora chi ha una terza dose, non dovrebbe sottoporsi ad ulteriore somministrazione con il siero Novavax.

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