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I recenti rapporti di Huawei hanno evidenziato come la compagnia è riuscita a raggiunge profitti record nonostante tutto. Tra il crollo nel mercato degli smartphone e la preclusione all’entrata in alcuni mercati nazionali per l’infrastruttura 5G, sono stati comunque due anni pieni di ostacoli. Per risolvere problemi del genere, la compagnia ha cercato di investire in modo diversificato.

Un esempio? L’apertura di una divisione nello specifico pensata per lo sviluppo di tecnologia Cloud e Intelligenza Artificiale. Il risultato dopo 14 mesi di lavoro? La chiusura della suddetta, un chiaro fallimento degli intenti. Huawei stessa ha condiviso un comunicato interno in cui spiegava che avrebbe spostato i dipendenti su altri progetti.

 

Huawei: tra vecchie e nuove possibilità

Non tutto è andato a buon fine, ma qualcuno invece si. Per esempio, alcune soluzioni server e per l’immagazzinamento dati che finiranno direttamente sotto un altro dipartimento. La stessa parte Cloud rinascere come divisione, ma sarà di per sé collegata in modo subordinato ad altro.

La parte Cloud di Huawei non è nata ovviamente con la divisione del 2020, ma esiste dal 2010 e negli anni è risultata essere un pilastro del colosso, soprattutto in Cina. Detto questo, la concorrenza in merito è molta e la compagnia non si può definire un peso massimo rispetto ad altri nomi quindi ha deciso di andarci avanti con più cautela, ma senza abbandonare completamente i progetti.

Sicuramente in futuro Huawei punterà su altro. Ogni società che vuole rimanere a galla si muove in più direzioni e a volte non tutto va bene, ma quando succede, ecco che i profitti salgono alle stelle. Qualcosa che invece sta andando bene? Il riconoscimento facciale dei maiali.

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