dvb t2

La tecnologia innovativa introduce dei cambiamenti decisamente importanti in tantissimi settori tra cui quello del digitale terrestre. La banda dei 700 MHz attualmente utilizzata dal DVB T per la trasmissione dei vari programmi televisivi sarà utilizzata molto presto per la rete 5G dai vari operatori telefonici. Dunque, le frequenze del vecchio digitale terrestre essendo le stesse del 5G attuale sono già utilizzate da tempo.

Secondo le ultime notizie è previsto l’arrivo del DVB T2 in tutte le zone italiane in modo graduale e, infatti, i lavori sono previsti fino all’anno 2022. Molte zone hanno già accesso a questo nuovo standard di digitale terrestre anche se in molti non sono d’accordo di questo arrivo obbligatorio perché molte TV non sono idonee a riceverlo. A quanto pare, molte televisioni con l’arrivo del DVB T2 potrebbero diventare completamente obsolete. Ecco maggiori dettagli.

DVB T2: ecco cosa richiede il nuovo standard di digitale terrestre

Il nuovo standard di digitale terrestre può utilizzare le frequenze tra i 470 e 790 MHz, ma per favorire il 5G è necessario mantenersi costantemente sotto i 700 MHz. Tutte le aziende specializzate nella produzione di televisori hanno l’obbligo dal primo Gennaio 2017 di vendere televisori DVB T2 Ready.

Tutti i consumatori in possesso di un televisore acquistato dal 2017 in poi, dunque, possono accogliere il nuovo standard di digitale terrestre con tranquillità perché idoneo. Purtroppo coloro con un televisore antecedente al 2017 dovranno acquistarne uno nuovo oppure adattare il proprio con un decoder di ultima generazione.

Secondo una stima, circa diciotto milioni di famiglie sono in possesso di un televisore antecedente all’anno 2017. Proprio per questi numeri, il Governo ha istituito un fondo di milioni di Euro per offrire ai consumatori una sorta di bonus per l’acquisto di nuove televisioni

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