Ormai sono passati circa 33 anni dal disatro di Chernobyl, quando una forte esplosione del reattore 4 distrusse completamente la piccola città ucraina.
Questo drammatico avvenimento comportò la fuoriuscita nell’aria di grandi quantità di radiazioni dannose, le quali hanno reso per tutto questo periodo la zona invivibile. A tale proposito, la nota azienda statunitense HBO in collaborazione con Sky Atlantic ha deciso recentemente di pubblicare una mini serie tv riguardante quell’incidente nucleare. I risultati sono stati eccezionali, infatti oltre a battere i record di ascolti ci sono stati milioni di persone che hanno riportato l’attenzione su Chernobyl.
Rispetto a qualche anno fa, la situazione sembre essere leggermente migliorata anche se ad oggi il livello di contaminazione delle cittadina risulta essere particolarmente elevato, e non a caso le malattie tumorali sono in continuo aumento.
I droni scoprono nuovi problemi
Per rimediare a questo danno e rendere più stabile la situazione inerente al reattore 4, gli è stato costruito intorno un enorme sarcofago formato da tonnellate di ferro e cemento, in modo da ridurre il numero delle radiazioni.
Ultimamente, però ci sono stati dei problemi al sarcofago e alcuni droni hanno deciso di sondare il territorio attorno al quale è avvenuta l’esplosione. Nel dettaglio è stata scansionata un’area di oltre 15 km, dove i droni hanno riscontrato delle novità inaspettate.
I controlli sono stati eseguiti con dei spessometri ad alta capacità assieme alla tecnica denominata Lidar. Dopo 30 anni dall’esplosione di Chernobyl le radiazioni continuano ad esserci ma il fatto più grave è che sono elevatissime.