chernobyl Chernobyl viene spesso usato come esempio quando si parla di disastri. Protagonista di numerosi testi, Film e Serie TV di grande successo la cittadina è invasa dalle radiazioni. Alcuni hanno creduto che con il tempo gli effetti deleteri della nube tossica attorno all’area del Reattore 4 potessero diradarsi come per magia. Ad oltre trenta anni dal tragico incidente la situazione è la stessa, anzi è addirittura peggiorata a fronte delle immagini scioccanti concesse per mezzo dei droni che hanno supervisionato l’area. Paura e devastazione continuano imperterriti con le ultime novità della città abbandonata.

 

Chernobyl: città fantasma dal 1986, la desolazione è tangibile come gli effetti sulla vita della zona nucleare

L’errata progettazione delle contromisure di contenimento per lo scarico del reattore ha lasciato spazio ad un alone di morte e distruzione che permea ad anni di distanza dall’accaduto. Alcuni ricercatori dell’Università di Bristol sono stati autorizzati a lanciare dei quadricotteri di ricognizione allo scopo di scattare delle foto nella zona dell’incidente rasa al suolo da una scia di gas tossico ad alta concentrazione.

Nell’occasione abitazioni e zone vicine sono state evacuate lasciando spazio ad uno scenario sinistro e macabro, agli antipodi di ogni concezione umana. Le popolazioni locali non possono avvicinarsi all’area con la vicina Foresta Rossa così definita dopo la scoperta delle modificazioni indotte dalla fuoriuscita di materiale nucleare. Un tempo verdeggiante, l’area ad oltre un chilometro dal reattore è oggi priva di vita. Funge da monito all’umanità con un livello di radiazioni elevate che rende inospitale l’habitat per qualsivoglia forma di vita esistente in natura.

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