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La situazione del Ban contro Huawei emanato dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump inizia a pesare su tutte le parti coinvolte. Infatti, i disagi non sono solo per Huawei ma anche per tutti i partner dell’azienda cinese.

Ecco quindi che non devono sorprendere le richieste per la cancellazione del ban da parte di aziende americane. A supportare la questa richiesta spiccano i chipmaker USA con Intel e Qualcomm in prima linea.

Il motivo è molto semplice, se dovesse diventare effettivo, il ban porterebbe alla perdita definitiva di un partner di importanza strategica per queste aziende. Huawei infatti è il secondo produttore di smartphone al mondo e l’impatto sulla catena di fornitura sarebbe drammatico.

Il Ban rischia di danneggiare sia Huawei che le azienda USA

Si stima che nello scorso anno abbia acquistato oltre 11 miliardi di dollari di componenti realizzate negli USA. Ovviamente Intel e Qualcomm sono tra i principali fornitori di componenti e la loro fetta su questa cifra è molto importante.

L’obiettivo dei produttori è quello di eliminare Huawei dalla black-list delle aziende che non possono operare su territorio Americano, Se questo non fosse possibile, Intel e Qualcomm chiedono al Governo di non sottoporre al ban le componenti che non influiscono sulla sicurezza nazionale.

In questo modo la partnership tra le aziende potrebbe riprendere con i produttori Americani che tornerebbero ad essere fornitori di Huawei senza ripercussioni sulla sicurezza nazionale. Dall’altra parte, anche Huawei vuole riprendere i rapporti commerciali, come dimostrano le pressioni effettuate verso il Dipartimento del Commercio statunitense.

Come se non bastasse, un’altra fonte sostiene che questa forma di apertura non andrebbe a favorire Huawei, ma l’esatto opposto. Il commercio con il colosso cinese sarebbe per evitare danni alle aziende Americane. Non resta che attendere gli sviluppi di questa spino vicenda.

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