Nel lontano 2011 Google decise di lanciarsi nel mondo dei social network con la creazione di Google+. A distanza di sette anni questa avventura può ritenersi conclusa, non senza polemiche. Il 2019, in particolare il mese di agosto, segnerà la fine definitiva della piattaforma limitatamente alla sezione consumer.
Infatti G+ non è mai riuscito a sfondare veramente tra gli utenti e quindi impensierire Facebook come leader dei social network. La stessa Mountain View indica come il tempo medio di utilizzo della piattaforma sia inferiore ai cinque secondi.
Inoltre Google sembra dover lottare anche con i problemi di sicurezza di G+. Dopo aver riscontrato un bug nelle API della piattaforma si è provveduto a correggerlo nel corso della prima metà del 2018. Nonostante l’intervento, tra il 2015 e il 2018, i dati personali di oltre 500000 utenti sono stati esposti agli sviluppatori di terze parti. Google conferma che non sussistono prove che il bug sia stato sfruttato, ma il dubbio resta.
Il piano di chiusura di G+ fa parte dell’iniziativa intitolata Project Strobe che ha come obiettivo quello di proteggere i dati degli utenti. La nuova filosofia sarà applicata per i vari servizi Google tra cui anche Android. Infatti saranno migliorate le API relative alla condivisione di informazioni sensibili con terze parti.
Ricordiamo la chiusura del social network riguarderà esclusivamente la sezione consumer, quindi quella a libero accesso degli utenti. Google ovviamente rilascerà ulteriori informazioni in merito per scaricare tutti i propri dati nel caso fossero necessari. Il canale enterprise invece continuerà a funzionare come sempre, giovando però delle novità introdotte in termini di sicurezza digitale.