Zilog Z80: arriva la fine del processore di Pac-Man Lo Zilog Z80, noto processore attivo da quasi mezzo secolo di servizio, sta per dire addio agli utenti. Il ciclo di vita commerciale del “cuore pulsante” del famoso gioco PacMan è arrivato alla sua conclusione. Il processore era stato progettato da Federico Faggin e Masatoshi Shima, ed è il primo realizzato da Zilog ad aver raggiunto una fama a livello mondiale nel mondo dei videogames.

Gli utenti dicono addio al processore Zilog Z80

Zilog Z80, dopo essere stato commercializzato dal luglio del 1976, è diventato un vero e proprio simbolo di un’intera generazione. Si tratta di un microprocessore ad 8 bit con un design interno della ALU a 4 bit. In realtà è in grado di operazioni anche a 8 e 16 bit. Oltre ad essere il cuore di Pac-Man lo Z80 è stato utilizzato per tanti altri prodotti. Tra questi troviamo console e persino computer per scopi industriali. A renderlo una figura iconica nella storia del settore dell’elettronica di consumo è sicuramente il contributo allo ZX Spectrum, all’Amstrad CPC e al ColecoVision.

Malgrado questo grande successo, con il passare del tempo, la tecnologia sta avanzando sempre di più e lo Zilog Z80 ha perso la sua rilevanza nel mondo dei videogiochi.  La sua importanza come microcontrollore per i sistemi embedded ha fatto sì che venisse ancora prodotto. Si tratta di una sorta di riconversione lavorativa che gli ha conferito una certa longevità, ma adesso il suo ciclo vitale è giunto alla conclusione. A giugno verrà chiuso l’ultimo ordine commerciale per lo Zilog Z80 che dirà ufficialmente addio ai clienti a livello mondiale. Il suo ritiro dal mercato non solo rappresenta la fine di un’era, ma definisce anche la conclusione di un segmento di storia importante per l’elettronica.

Ovviamente, lo Z80 anche se arrivato alla sua fine verrà sempre ricordato nel mondo della tecnologia e in particolare dei videogiochi.

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