Tranquilli, le IA non ci uccideranno, a dirlo è Zuckerberg

Lo scorso giovedì, Meta ha lanciato la recente versione del suo chatbot basato sull’IA, chiamato Llama 3. La notizia non poteva passare inosservata al CEO Mark Zuckerberg, che ne ha esaltato le prestazioni tanto elevate. Il  nuovo modello consente un processo di ragionamento migliorato su diversi benchmark standard del settore, come lo stesso imprenditore ha dichiarato in un post sul blog aziendale.

Meta integrerà il nuovo modello creato nel suo assistente basato sull’IA Meta AI, in modo da renderlo disponibile per l’uso su altre piattaforme dell’azienda come Instagram Facebook. Il CEO è convinto che attraverso questa modifica la Meta AI sia diventata l’IA gratuita più intelligente che esista.

A preoccupare è lo stesso commento del CEO per il quale i bot potrebbero impattare sul nostro lavoro e sulla nostra intera esistenza.  Zuckerberg ha chiarito, però, che nessuna azienda, inclusa Meta, sta sviluppando un modello abbastanza sofisticato da sollevare preoccupazioni umane esistenziali realistiche e che per ora tutto è nella norma  Questo è uno dei motivi per cui egli ritiene che la propria azienda possa riuscire a lavorare su LLama e renderla un open-source in termini di AI, disponibile per chiunque.

Meta metterà davvero l’IA Llama a disposizione di tutti?

Questa è la terza versione di Llama, ma a differenza delle due precedenti le migliorie sono riuscite a creare un’esperienza più semplice. L’IA è stato progettata per regalare all’utenza prestazioni eccezionali, avanguardistiche e capaci di elaborare le richieste degli utenti in modo più preciso e rapido. Con l’integrazione di Llama 3 in Meta AI, gli utenti di Instagram e degli altri prodotti Meta possono ottenere un’interazione con l’AI sempre più semplice, con risposte più immediate e personalizzate di volta in volta.

La decisione di Meta di considerare la resa di LLama come open-source o renderla disponibile per il pubblico e i ricercatori, potrebbe portare a una maggiore trasparenza e collaborazione nel campo dell’IA. Gli sviluppatori e gli studiosi potrebbero anche beneficiare dell’accesso così inclusivo ad una tecnologia con tale potenza elaborativa. D’altra parte, Meta potrebbe anche decidere di rendere alcune funzioni riservate. Questo aspetto sarebbe cruciale nell’alzare il livello di competitività con le altre società tecnologiche.

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