Crittografia: dati alla velocità della luce sfidano i computer quantici

Uno dei temi più scottanti riguardanti la tecnologia di oggi è probabilmente la sicurezza e la privacy ad essa associata. Quando si tratta di comunicazione di scienziati cercano di proteggere in tutti modi possibili gli utenti affinché i loro dati e le loro parole non vengano divulgate al resto del mondo. Ma cosa succederà quando i computer quantici raggiungeranno un livello di stabilità maggiore? Dobbiamo considerare che attualmente molte delle applicazioni di messaggistica sono basate sul sistema di sicurezza che fa affidamento sulla crittografia. La crittografia, in parole povere, trasforma i nostri messaggi in una serie di codici numerici apparentemente indecifrabili.

Il problema è che non è detto che la crittografia, considerandola così com’è, sia effettivamente in grado di resistere alla potenza dei computer quantistici. Gli esperti hanno perciò generato la crittografia quantistica, migliorando la sicurezza e prevedendo problematiche che potrebbero nascere in futuro.

Crittografia quantistica per battere i computer quantici

Gli algoritmi della crittografia tradizionale mescolano i dati in modo apparentemente casuale per rendere impossibile agli intrusi la lettura, a meno che essi non posseggano la chiave corretta. Il computer quantistico potrebbe invece facilmente rendere questi sistemi obsoleti. Perché? Il motivo è legato alla capacità di sfruttare il calcolo di qubit per rompere le chiavi crittografiche in pochi istanti.

Considerando questa capacità, gli scienziati hanno deciso di esplorare altre modalità di crittografia prendendo in considerazione gli stessi principi della meccanica quantistica. Uno degli studi, guidato dal professore Tobias Vogl, suggerisce che si utilizzino i fotoni per trasmettere le informazioni in modo che la privacy diventi impenetrabile. La sicurezza verrebbe così basata su dati codificati nascosti in ogni singola particella di luce trasmessi poi attraverso una rete massiccia in fibra ottica.  

Qualsiasi tentativo da parte di un hacker di entrare nel sistema e decifrare la crittografia sarebbe impossibile. Le informazioni trasmesse sottoforma di fotoni, se danneggiate, cambierebbero le caratteristiche della luce permettendo a chi comunica di rilevare qualsiasi tipo di intrusione. Il progetto presenta le diverse potenzialità della crittografia quantistica, ma ci sono ancora aspetti da risolvere legati alla trasmissione dei dati su lunghe distanze. La soluzione a queste problematiche potrebbe essere il lancio di un satellite organizzato per il 2025 che consentirebbe l’utilizzo di componenti al di sopra dell’atmosfera terrestre, risolvendo così la questione legata alla distanza.  

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