Nel panorama delle telecomunicazioni italiane, il 2023 si è rivelato un anno difficile per Vodafone Italia, la filiale della multinazionale britannica, che ha registrato performance economiche sottotono. Di fronte a un periodo di incertezze finanziarie, la società è diventata l’oggetto di interesse per diverse proposte di fusione e acquisizione. Nonostante l’esistenza di diverse offerte, l’operatore rosso non ha ancora preso decisioni definitive, ma recentemente sono emerse dichiarazioni significative dall’amministratore delegato di TIM riguardo alla situazione, suggerendo quale potrebbe essere la direzione migliore per risolvere la situazione.
Vodafone: cosa sta succedendo?
Il contesto di crisi in cui si trova Vodafone Italia non è isolato, ma riflette una tendenza più ampia che interessa l’intero gruppo a livello internazionale. In passato, la compagnia ha già proceduto alla vendita di alcune delle sue divisioni in altri paesi, come la vendita di Vodafone Spagna al fondo Zegona Communications per 5 miliardi di euro. Allo stesso modo, le filiali in Ungheria e Ghana sono state oggetto di operazioni simili.
Il dibattito sull’eventuale vendita di Vodafone Italia ha attirato l’attenzione di diversi attori del mercato, in particolare Iliad e Fastweb, che vedono in Vodafone una preziosa opportunità per espandere la propria presenza nel mercato italiano. Iliad, in particolare, ha cercato di sfruttare il suo momento favorevole per consolidare ulteriormente la sua posizione in Italia, dove già realizza una significativa quota del suo fatturato globale.
Nonostante una proposta iniziale di acquisizione sia stata rifiutata da Vodafone, Iliad ha presentato una nuova offerta, suggerendo una fusione che darebbe vita a una nuova entità, NewCo, anche se questa proposta non ha trovato terreno fertile. Dall’altra parte, l’interesse di Fastweb, attraverso la sua società madre Swisscom, sembra orientato verso la creazione di un’entità che mantenga l’infrastruttura mobile di Vodafone e la combini con quella in fibra ottica di Fastweb. Questa prospettiva, tuttavia, rimane ancora nel campo delle speculazioni.
In tale scenario incerto, le parole dell’amministratore delegato di TIM, Pietro Labriola, assumono particolare rilevanza. Durante una conference call con gli investitori, l’uomo ha esplicitamente espresso la sua preferenza per una fusione tra Iliad e Vodafone, ritenendola la soluzione migliore per stabilizzare il mercato delle telecomunicazioni italiano. Questa presa di posizione suggerisce che TIM veda in una potenziale fusione Iliad-Vodafone una minaccia minore rispetto a un’eventuale unione tra Fastweb e Vodafone, considerando Fastweb un concorrente diretto nel mercato della fibra ottica.