truffa

Una donna che chiameremo Sharon è stata vittima di una truffa sofisticata che ha portato alla perdita di 15.000 euro. L’attacco ha sfruttato una pratica sempre più diffusa chiamata SIM swapping. Si tratta di un metodo che consente ai malintenzionati di clonare la SIM di un telefono per accedere a informazioni sensibili.

Sharon, che aveva attivato l’autenticazione a due fattori (2FA) per garantire un livello aggiuntivo di sicurezza, ha ricevuto un’email di ringraziamento per l’acquisto di un nuovo cellulare da parte di un noto gestore telefonico. Poco dopo, la sua banca l’ha informata di modifiche alle informazioni del suo conto bancario, che non aveva autorizzato.

Truffa SIM Swap: Non finisce qui

Il primo segnale della truffa è emerso quando la donna ha cercato di contattare la sua banca e ha scoperto che il suo telefono era già disconnesso da ogni servizio di rete. Questo è il momento in cui ha capito di essere caduta vittima della truffa SIM swap.

I truffatori, fingendosi titolari della SIM, hanno convinto il gestore telefonico a fornire loro un duplicato. Caricando virtualmente la SIM sul proprio dispositivo, hanno ottenuto accesso a tutti i codici di autenticazione a due fattori inviati a Sharon. Non potendo più accedere al proprio numero di telefono, la donna ha perso rapidamente 15.000 euro dal suo conto.
Nonostante i suoi sforzi tempestivi nel contattare la banca tramite altri canali, i danni erano già stati fatti. Questo caso mette in evidenza l’importanza della consapevolezza degli utenti e della necessità di adottare ulteriori misure di sicurezza per proteggere le informazioni personali.

Anche se sempre più servizi online offrono un livello di sicurezza perenne ed avanzato, la vigilanza costante, anche da parte nostra, è fondamentale per prevenire tali attacchi sofisticati.

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