Ned Luke, l'attore dietro la voce del personaggio Michael nel celebre videogioco GTA V, ha recentemente accusato la compagnia WAME di aver utilizzato illegalmente la sua voce per alimentare un chatbot. Questo episodio solleva importanti questioni etiche riguardo all'uso delle voci degli attori in ambienti digitali. L'Accusa di Ned Luke contro WAME Luke ha dichiarato pubblicamente che WAME ha utilizzato la sua voce senza autorizzazione per un chatbot vocale. Questo chatbot, creato da WAME, imitava il personaggio di Michael del gioco, riproducendo frasi e dialoghi con l'intento di interagire con gli utenti. La Tecnologia di WAME e la Critica di Luke La tecnologia di WAME sembra aver addestrato l'intelligenza artificiale con le registrazioni vocali di Luke nel gioco, consentendo al chatbot di replicare la sua voce in nuove frasi. Luke ha reagito fortemente a questa situazione, definendo l'azione di WAME come una "schifezza" e criticando il tentativo di ingannare le persone con una riproduzione artificiale della sua voce. Timori sulla Generazione Artificiale e la Reazione del Sindacato La vicenda solleva preoccupazioni riguardo ai timori comuni tra gli oppositori delle intelligenze artificiali generative. Luke ha espresso la sua frustrazione anche nei confronti del SAG-AFTRA, il sindacato degli attori americani, lamentando la sua presunta debolezza nel fronteggiare situazioni di questo genere. La paura di essere sostituiti da imitazioni digitali sembra alimentare la crescente preoccupazione all'interno della comunità degli attori. Prospettive Future e Dibattito Etico L'episodio solleva domande fondamentali riguardo all'etica dell'uso delle voci degli attori in applicazioni AI. La situazione di Luke potrebbe non essere un caso isolato, e con la crescente diffusione di tecnologie simili, il dibattito sull'etica dell'uso delle voci digitali potrebbe intensificarsi. In definitiva, l'accusa di Ned Luke a WAME potrebbe segnalare una nuova fase nel rapporto tra attori e tecnologie digitali, richiedendo una riflessione più approfondita sulla tutela dei diritti degli artisti e sull'etica nell'utilizzo delle voci digitali in nuovi contesti.

Ned Luke, l’attore dietro la voce del personaggio Michael nel celebre videogioco GTA V, ha recentemente accusato la compagnia WAME di aver utilizzato illegalmente la sua voce per alimentare un chatbot. Questo episodio solleva importanti questioni etiche riguardo all’uso delle voci degli attori in ambienti digitali.

Luke ha dichiarato pubblicamente che WAME ha utilizzato la sua voce senza autorizzazione per un chatbot vocale. Questo chatbot, creato dalla società, imitava il personaggio di Michael di GTA, riproducendo frasi e dialoghi con l’intento di interagire con gli utenti.

L’addestramento del chatbot da GTA

La tecnologia di WAME sembra aver addestrato l’intelligenza artificiale con le registrazioni vocali di Luke in GTA, consentendo al chatbot di replicare la sua voce in nuove frasi. Luke ha reagito fortemente a questa situazione, definendo l’azione di WAME come una “schifezza” e criticando il tentativo di ingannare le persone con una riproduzione artificiale della sua voce.

La vicenda solleva preoccupazioni riguardo ai timori comuni tra gli oppositori delle intelligenze artificiali generative. Luke ha espresso la sua frustrazione anche nei confronti del SAG-AFTRA, il sindacato degli attori americani, lamentando la sua presunta debolezza nel fronteggiare situazioni di questo genere. La paura di essere sostituiti da imitazioni digitali sembra alimentare la crescente preoccupazione all’interno della comunità degli attori. L’episodio solleva dunque domande fondamentali riguardo all’etica dell’uso delle voci degli attori in applicazioni AI. La situazione di Luke potrebbe non essere un caso isolato, e con la crescente diffusione di tecnologie simili, il dibattito potrebbe intensificarsi.

L’accusa di Ned Luke a WAME potrebbe segnalare una nuova fase nel rapporto tra attori e tecnologie digitali, richiedendo una riflessione più approfondita sulla tutela dei diritti degli artisti e sull’etica nell’utilizzo delle voci digitali in nuovi contesti. Sempre riguardante GTA, ma per il nuovo episodio, si era parlato di una situazione simile riguardante però l’uso dell’immagine non autorizzata dei personaggi secondari.

Come si sa, le comparse non sono considerate allo stesso modo degli attori principali, seppur riprodotti in maniera artificiale proprio come GTA, e facendo poi da sfondo, il loro ruolo va via perdendosi. La società aveva infatti dichiarato quali effetti benefici portasse a livelli di costi l’uso dell’intelligenza artificiale, ma ancora una volta non sono stati considerati membri importanti: i lavoratori.

Articolo precedenteTIM, le promo Power ancora disponibili: distrutta Iliad
Articolo successivoShe-Hulk, la seconda stagione potrebbe non arrivare mai