it wallet documenti

Negli ultimi giorni, l’attenzione si è concentrata su IT-Wallet, il nuovo portafoglio digitale per i documenti in fase di sviluppo da parte del Governo Italiano, con la prima versione prevista per la prima metà del 2023. Esploriamo le funzionalità di questo innovativo strumento e ci soffermiamo su una domanda chiave: sostituirà SPID e la Carta d’Identità Elettronica per l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione?

Anche se al momento non sono giunte indicazioni ufficiali, sembra improbabile che IT-Wallet non prenderà immediatamente il posto di SPID e CIE. Il sottosegretario di Stato all’Innovazione Tecnologica, Alessio Butti, ha però suggerito l’intenzione di promuovere la Carta d’Identità Elettronica come l’unica identità digitale nazionale gestita dallo Stato, spegnendo gradualmente SPID.

Integrazione Graduale di Documenti

Inizialmente, IT-Wallet coesisterà con SPID e CIE, poiché sarà accessibile tramite l’app Io, a cui si accede attraverso entrambi i sistemi. Il nome stesso suggerisce che IT-Wallet sarà un contenitore di documenti e identità digitali. Nelle fasi iniziali, IT-Wallet conterrà solo la Carta d’Identità e la Tessera Sanitaria. Il Governo ha in programma di integrare anche la Patente di Guida e il Passaporto nel medio termine. Questo indica un approccio graduale per consolidare i documenti digitali all’interno di IT-Wallet.

L’introduzione di IT-Wallet rappresenta una significativa evoluzione nell’ambito dell’identità digitale in Italia. Sebbene inizierà come complementare a SPID e CIE, il suo sviluppo potrebbe portare a una transizione graduale verso un sistema in cui la Carta d’Identità Elettronica diventa l’identità digitale preminente, semplificando l’accesso ai servizi online della pubblica amministrazione. Dovremmo poi vedere come questa transizione si svilupperà e quali sfide potrebbero emergere durante il processo. Intanto l’intento di modernizzare e semplificare il paesaggio dell’identità digitale attraverso IT-Wallet mostra un impegno verso l’innovazione tecnologica nella gestione dei documenti ufficiali in Italia. Dopo parecchio tempo speso per l’integrazione e l’accettazione del metodo di riconoscimento dello SPID si ha quindi una nuova rivoluzione. Chissà quanto tempo ci metteranno i cittadini italiani nell’adeguarsi.

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