Non si prospettano tempi semplici per Google, siccome sarebbero arrivate nuove accuse. Nel 2020 il Dipartimento di giustizia americano aveva accusato di abuso di posizione dominante per quanto riguarda la ricerca online e di monopolio proprio il colosso di Mountain View, che ora dopo tre anni potrà provare a difendersi alla corte distrettuale a Washington.
Il processo storico al quale si avvicinano le due fazioni, potrebbe portare ad una vera e propria rivoluzione per quanto concerne gli equilibri di mercato ma non solo. Anche l’utilizzo del motore di ricerca più famoso al mondo potrebbe essere improvvisamente stravolto. La colpa attribuita a Google dal Dipartimento è quella di aver messo in atto una sorta di progetto, una vera strategia anticoncorrenziale.
Google accusata di monopolio, si va a processo: le cose potrebbero essere rivoluzionate
A testimoniare tale situazione ci sarebbe il pagamento di una somma di miliardi di dollari, più precisamente ben 15 durante l’anno 2021. A percepirla sarebbe stata Apple, garantendo così al colosso che il suo motore di ricerca fosse quello predefinito nel browser di Cupertino, ovvero Safari.
L’accusa proverebbe proprio da questi comportamenti, i quali avrebbero fruttato a Google il 90% delle quote presenti sul mercato in merito alla ricerca online. Anche per quanto riguarda la pubblicità in rete l’azienda avrebbe ricevuto delle accuse di comportamento monopolistico.
Ora si prospetta una vera battaglia in tribunale, con Google che cercherà in ogni modo di difendersi. Nel frattempo una prima vittoria sarebbe già arrivata visto che le accuse in merito al design della pagina inerente ai risultati della ricerca che avrebbero danneggiato altre piattaforme rivali, sono state respinte al mittente.