intelligenza

L’ intelligenza artificiale ha sicuramente determinato l’ inizio della quarta rivoluzione industriale della storia dell’uomo. Essa offre una moltitudine di soluzioni e possibilità di utilizzo in settori così vasti e variegati tra loro da diventare, giorno per giorno, uno strumento sempre più necessario.
Tuttavia, persi nella superficialità di ciò che può fare l’intelligenza artificiale nell’ambito di calcoli o realizzazione di progetti creativi, si è perso di vista l’importanza e le grandi potenzialità dell’IA nell’ ambito della medicina e della ricerca scientifica.
È importante ricordare che siamo da poco usciti da una pandemia, e lo sviluppo tecnologico in questo senso dovrebbe aiutarci ad evitare di rivivere un’esperienza del genere. O almeno di riuscire ad affrontarla in maniera totalmente diversa.

L’Intelligenza artificiale e le sue applicazioni in ambito medico

A tal proposito, un team di scienziati dell’Università di Aberdeen del Regno Unito, con il Vertebrate Antibodies Ltd e il Grampian del Servizio Sanitario Nazionale, hanno deciso di lavorare insieme al fine di affrontare la questione pandemia.
Gli studi condotti da queste strutture sono stati finanziati dal governo scosseze, in particolare dal programma di ricerca Rapid Response in COVID-19.
In un primo momento, gli scienziati coinvolti nelle ricerche, hanno deciso di applicare l’intelligenza artificiale, chiamata Epitope Predict, per individuare gli elementi specifici del virus, e quali di questi spingono il corpo umano ad attivare le proprie difese immunitarie.
Un primo risultato dei test svolti a riguardo, ha condotto gli scienziati allo sviluppo di un nuovo tipo di test anticorpali. Il funzionamento di questi ultimi è determinato dalla combinazione del lavoro dell’intelligenza artificiale unito a quelle delle tecnologie utilizzate per la visualizzazione degli epitopi.
Tuttavia, tali test anticorpali non risultano essere ancora del tutto affidabili. In quanto, sembrano non essere in grado di prevedere eventuali mutazioni di virus e talvolta appaiono ancora piuttosto imprecisi.
Ma questo probabilmente rappresenta solo l’inizio di un nuovo capitolo della storia della medicina, in cui l‘intelligenza artificiale e le sue infinite possibilità potranno essere applicate finalmente per migliorare la vita e tutelare la salute dell’uomo. Del resto lo scopo ultimo della ricerca scientifica e della tecnologia dovrebbe essere sempre questo. Arrivare ad una maggiore consapevolezza di ciò che ci circonda e utilizzare le conoscenze acquisite per migliorare la vita dell’uomo e per proteggerlo dal pericolo di malattie o altre esperienze dolorose.
Tuttavia, ad oggi, talvolta si tende a perdere di vista questo obiettivo, e a vedere solamente l’opportunità economica che la nuova scoperta del momento può fruttare.

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