Un gruppo di ricerca dell’Università del Saskatchewan ha trovato quello che potrebbe essere un modo economico ed ecologico per riciclare l’oro da gioielli ed elettronica. Usando una soluzione di quello che è essenzialmente aceto da tavola riutilizzabile, il team ha dimostrato che per circa 50 euro può produrre un chilogrammo di oro con 100 litri di acque reflue riutilizzabili.
Secondo Stephen Foley, professore associato presso il Dipartimento di Chimica e leader del progetto, l’80 percento dei 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici prodotti a livello globale ogni anno finisce in discarica e ha un grave impatto sull’ambiente e sull’ambiente circostante.
Il problema è che l’oro è uno degli elementi chimici meno reattivi del pianeta, il che ne rende difficile la dissoluzione. Pertanto, gli attuali metodi standard del settore per rimuoverlo dai rottami elettronici si basano su soluzioni di cianuro altamente tossiche che non sono riciclabili o utilizzano un calore elevato per bruciare l’oro, rilasciando gas pericolosi nell’aria durante il processo.
Un metodo green
Il metodo creato da Foley e dal suo team ha lo scopo di sostituire alla fine entrambi questi approcci con una soluzione meno costosa, non tossica e riciclabile.
“Usiamo uno dei prodotti chimici più prodotti in serie, l’acido acetico, a una concentrazione del cinque per cento; è semplice aceto da tavola“, spiega Foley. “Usiamo una piccola quantità di un acido e di un ossidante per finire la nostra soluzione.”
Foley sottolinea che la soluzione sviluppata dal suo team elimina il gran numero di problemi ambientali che derivano dagli altri metodi di estrazione.
Il prossimo passo per gli scienziati è identificare i partner del settore che possono aiutarli a spostare il processo in applicazioni su larga scala per il riciclaggio dell’oro da materiali auriferi. Foley ritiene che il metodo potrebbe essere utilizzato anche nell’estrazione dell’oro, che attualmente si basa sul cianuro di sodio tossico per l’estrazione.