Il supercomputer italiano

Atos annuncia oggi che Leonardo, il supercomputer EuroHPC pre-esascala italiano, basato sul BullSequana XH2000 di Atos, è ora il 4° supercomputer più potente al mondo e il 2° in Europa, secondo la classifica TOP500.

Atos e i suoi partner hanno già consegnato con successo la parte principale del sistema, ospitato e gestito dal centro di calcolo Cineca situato al Tecnopolo di Bologna.

Con questo nuovo cluster, Atos e Cineca sosterranno la missione e la sovranità dell’UE combattendo contro le situazioni di emergenza sanitaria e ambientale. Contribuirà alla mitigazione e alla gestione dei rischi dovuti a situazioni estreme, eventi naturali, terremoti, tsunami, eventi vulcanici, inondazioni improvvise e alla lotta contro situazioni pandemiche ed epidemiche.

La modellazione dei fenomeni scientifici oggi richiede simulazioni ad alte prestazioni, analisi dei dati, intelligenza artificiale e visualizzazione dei dati. Il sistema Leonardo consentirà un throughput estremamente elevato con un basso consumo energetico.

Questo supercomputer di intelligenza artificiale avrà una potenza di calcolo di 250 petaflop una volta completato (sulla base del test Linpack ad alte prestazioni), o 250 milioni di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo, 10 volte di più rispetto al sistema precedente di Cineca, con una capacità di archiviazione di oltre 100 petabyte.

Un concentrato di prestazioni

Il sistema è basato sui nodi DLC (Direct Liquid Cooled) del supercomputer BullSequana XH2000 di Atos, ciascuno con quattro GPU NVIDIA A100 Tense Core e un singolo processore Intel® Xeon di terza generazione. Il sistema si basa sulla tecnologia DRAM DDR5 all’avanguardia di Micron, che consente un esterma larghezza di banda e le prestazioni necessarie per soddisfare le esigenze di calcolo ad alte prestazioni.

Utilizzerà inoltre la piattaforma di rete NVIDIA Quantum 200 Gb/s InfiniBand, con motori di accelerazione di In-Network Computing intelligenti che consentono una latenza estremamente bassa e un elevato throughput di dati per fornire le massime prestazioni e scalabilità delle applicazioni AI e HPC.

È dotato di circa 3.500 processori Intel Xeon e 14.000 GPU NVIDIA A100 con prestazioni di 10 ExaFLOPS, tipiche delle applicazioni AI. La partizione incentrata sui dati si basa sulla CPU Blade a tre nodi BullSequana X2140 ed è dotata di due processori scalabili Intel Xeon  di quarta generazione (in precedenza nome in codice Sapphire Rapids) ciascuno con 56 core.

FONTEfinance.yahoo
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