L’Unione Europea ha introdotto requisiti ambientali più severi per i produttori di batterie, comprese le case automobilistiche elettriche dal 2024, mentre Bruxelles tenta di soddisfare la crescente domanda di materie prime vitali, rispettando ambiziosi obiettivi ecologici.
Un aggiornamento delle regole che rivede l’uso di materiali pericolosi e proporrà obiettivi di riciclaggio per i materiali utilizzati nelle batterie. Queste regole si applicheranno a tutte le batterie prodotte nel blocco dei 27 paesi e importate dall’estero.
“Questo sarà lo standard mondiale”, ha affermato il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic, svelando la proposta a Bruxelles.
Il rinnovamento delle regole dell’UE segue la necessità di trovare una tecnologia che è di “importanza strategica” nella transizione verso metodi di trasporto più puliti, afferma un documento della Commissione.
La domanda globale di batterie è destinata ad aumentare di 14 volte entro il 2030 e l’UE potrebbe rappresentare il 17% di tale domanda, ha affermato Sefcovic.
Un destino comune per tutti
La ricerca di materie prime, in particolare cobalto, litio, nichel e manganese, avrà “un impatto ambientale significativo“, ha affermato la commissione.
Un maggiore utilizzo delle batterie creerà anche più rifiuti. Si prevede che il numero di batterie al litio pronte per il riciclaggio aumenterà di 700 volte tra il 2020 e il 2040. Nella sola Europa, sono in fase di sviluppo 15 nuove giga-fabbriche, ha affermato Sefcovic.
La commissione propone misure come il divieto delle batterie contenenti mercurio e cadmio, il rafforzamento degli obblighi sulla raccolta differenziata dei rifiuti di batterie e il divieto di conferire in discarica le batterie.
Bruxelles vuole soddisfare la crescente domanda di batterie creando un mercato secondario per i materiali riciclati. I requisiti di fine vita assicureranno che le batterie vengano riproposte o ricostruite in modo che vengano reinserite nell’economia, afferma il documento della commissione.
Le case automobilistiche elettriche europee e quelle non UE che vogliono vendere le loro batterie nel mercato dovranno rispettare quindi standard ecologici più severi.
Dal 2024, le batterie dei veicoli elettrici ricaricabili dovranno avere una “dichiarazione dell’impronta di carbonio“. Dal 2026, tali batterie dovranno recare una “etichetta di classe di prestazione per l’intensità del carbonio rilasciata nell’aria” e dal 2027 dovranno rispettare le “soglie massime di impronta rilasciata dal carbonio“.