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La crisi dei chip si sta facendo sentire principalmente sul settore automotive. Tutte le principali case stanno avendo problemi con la produzione dei veicoli e sono costrette a chiudere intere linee produttive. Purtroppo, non sono esenti neanche i grandi gruppi e tra questi rientra anche Volkswagen.

Secondo Ralf Brandstatter, CEO di Volkswagen, la carenza di semiconduttori durerà ancora a lungo. In una recente intervista, l’Amministratore Delegato ha confermato che ci saranno ancora problemi per la produzione di veicoli nei prossimi mesi.

Gli effetti della crisi dei chip saranno a lungo termine, ma le conseguenze negative potrebbero essere già in via di miglioramento. Il CEO di Volkswagen sostiene che già dalla seconda metà del 2021 potrebbe esserci una inversione di tendenza con una maggiore disponibilità di componenti.

Volkswagen è ottimista sulla crisi dei chip

Grazie a questa ripresa del mercato, l’azienda spera di riuscire a recuperare il terreno perso durante l’anno con uno sprint nel finale. Ovviamente si tratta di stime più che ottimistiche che potrebbero non avere un riscontro reale. Infatti, altri grandi competitor come Peugeot hanno deciso di dirottare le risorse rimanenti su altri progetti per sopperire alla mancanza di componenti.

La stessa Volkswagen ritiene a rischio la produzione di oltre 100.000 veicoli a causa della mancanza dei semiconduttori necessari per l’assemblaggio. La crisi dei chip è causata certamente dalla domanda elevata di componenti rispetto alla quantità prodotta.

Tuttavia, il collo di bottiglia è stato aggravato da una serie di imprevisti che hanno limitato ulteriormente la produzione. Oltre alla pandemia globale, un incendio alla Renesas Electronics Corporation in Giappone ha reso inutilizzabile la fabbrica. Inoltre, la fabbrica in Texas ha dovuto interrompere la produzione a causa di sbalzi energetici che rendevano impossibile lavorare.

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