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In questi giorni, Vodafone ha avviato il cosiddetto piano di dismissione della tecnologia 3G. Questo intervento si è reso necessario per migliorare il servizio 4G e assicurare agli utenti una navigazione ottimale, sempre al massimo della velocità. Certamente, questo tipo di intervento avrà effetti positivi anche sul 5G e ne favorirà una diffusione più rapida.

Secondo il piano stilato da Vodafone, nel corso delle prossime settimane si andrà a ridurre l’utilizzo di risorse di rete sfruttate per la tecnologia 3G fino alla completa dismissione. L’introduzione di questa tecnologia da parte dell’operatore telefonico risale ormai nel lontano 2004. Con il passare degli anni, il 3G è diventato sempre meno rilevante principalmente in seguito al passaggio a tecnologie più recenti come appunto il 4G e il 5G.

In seguito alla dismissione del 3G, sarà possibile raggiungere due obiettivi molto importanti. Si potranno ridurre i consumi di energia elettrica per alimentare i ripetitori, ma sarà anche possibile liberare le frequenze per ottimizzare il servizio 4G.

Vodafone sta spegnendo il 3G per fare spazio al 4G ma soprattutto al 5G

Come si può leggere nel documento ufficiale, a partire dal 25 gennaio sono stati coinvolti 583 comuni prevalentemente nel nord Italia. I lavori proseguiranno a cadenza settimanale fino al completamento della dismissione su tutto il territorio nazionale.

A partire dal 1 febbraio Vodafone coinvolgerà ulteriori 51 comuni appartenenti alla regione Sicilia. La settimana che inizierà l’8 febbraio vedrà coinvolti 855 comuni in varie regioni che spaziano dal nord al sud.

Dal 15 febbraio in poi verranno coinvolti altri 931 comuni principalmente in Sardegna, Lombardia ed Emilia-Romagna. Il piano di dismissione messo in atto da Vodafone prevede che dal 22 febbraio si raggiungerà così il 100% del territorio includendo tutte le aree non toccate precedentemente.

 

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