Huawei non versa in ottime acque, questo a causa della situazione con gli Stati Uniti. Anche se praticamente non fa più notizia, per il colosso cinese niente è cambiato e i prossimi mesi, se non anni, saranno duri. Il problema principale sarà riuscire a procurarsi componenti essenziali per i vari dispositivi, soprattutto gli smartphone.
Considerando questo problema, sembra che la compagnia abbia deciso di rendersi più leggera vendendo una parte di Honor, il noto sub-brand. Quest’ultimo vende una vasta gamma di dispositivi, ma presto il business proprio degli smartphone potrebbe venir comprato da un altro nome.
Tra i potenziali acquirenti c’è Xiaomi, TCL, Gree, BYD e la favorita Digital China Group; quest’ultima è già il principale distributore dei prodotti Honor quindi conosce già il marchio. Il prezzo di vendita potrebbe aggirarsi intorno ai 3.7 miliardi di dollari. Questa vendita cambierà un po’ le carte in tavole nel panorama del mercato degli smartphone.
Huawei e la vendita di Honor
La vendita di tale costola costerà sicuramente a Huawei il posto come leader del mercato degli smartphone. In questi mesi particolari di pandemia il colosso cinese era riuscito a superare Samsung, ma parte della percentuale totale è merito di Honor, il 26% per essere precisi ovvero 55,8 milioni di unità.
Detto questo, la situazione non facile dovuta ai contrasti con gli Stati Uniti faranno comunque perdere volumi di spedizioni al marchio, anche se con le prossime presidenziali, se non vincesse Trump, potrebbe tutto di nuovo ribaltarsi. C’è comunque da sottolineare che il fatto che Huawei debba vendere un proprio business aiuta a capire come le acque non siano buone.