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Il 16 marzo 2020 dovrebbe segnare una novità importante nel campo della telefonia mobile: i due brand Wind e 3 si fonderanno definitivamente diventando a tutti gli effetti un unico operatore. Di fusione fra i due, si era già parlato tre anni fa quando CK Hutchison decise di rilevare la quota russa Veon, accentrando nelle mani cinesi il 100% della proprietà di Wind 3. A partire da questo momento, la corsa al consolidamento dei due brand ha preso una piega maggiormente incisiva soprattutto in seguito alla comparsa sul mercato di Illiad. L’ingresso del brand francese ha generato un piccolo terremoto nella concorrenza tra operatori telefonici: mentre le compagnie italiane come Tim e Vodafone hanno reagito con la spinta sul mercato di prodotti innovativi, Wind e 3 hanno continuato invece a mantenere una loro specifica identità. Così, ancora per tutto il 2017, Wind è rimasto destinato alle famiglie e al dualismo fisso/mobile, mentre 3 ha privilegiato il settore dei millennials e delle digital innovation. Una strategia che però non è riuscita a contrastare le politiche di Illiad, colpendo su tutti, proprio Wind e 3: i dati relativi al customer base segnarono per il gruppo cinese un saldo negativo di ben 1.718.000 unità di clienti. Un colpo troppo duro che ha obbligato il brand a rivedere le proprie politiche commerciali e a considerare la fusione totale dei due marchi come necessaria.

 

Il 16 marzo la fusione, per ridare nuova linfa all’operatore telefonico

 

L’unione della rete con il nome di W3 o Wtre prevista il 16 marzo 2020, servirà al gruppo per essere maggiormente concorrenziale sul mercato telefonico, sia nel numero di prodotti offerti che in materia tariffaria. Se poi anche l’indiscrezione sull’inaugurazione della Super Rete 5 G da parte del gruppo dovesse essere confermata, potremmo trovarci di fronte alla nascita di un avversario seriamente temibile per tutti gli operatori telefonici presenti oggi sul mercato.

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