Boeing 737 Max: la causa dei due incidenti che hanno ucciso oltre 300 persone

Boeing versa in condizioni economiche gravissime a causa dei due incidenti avvenuti con il modello 737 Max in Etiopia e in Indonesia nel corso dell’anno corrente. I due disastri hanno creato non poco scalpore e timore fra gli utenti e fra le compagnie aeree partner dell’azienda le quali, nei mesi appena passati, hanno optato per gli aerei dell’azienda rivale Airbus.

I due incidenti avvenuti a cavallo fra il 2018 e il 2019 e verso Aprile hanno portato alla morte di 340 persone innocenti. La causa di tutto sembra essere stato proprio un software che avrebbe dovuto prevenire lo stallo del velivolo, il sistema MCAS. Tale meccanismo non ha funzionato a dovere, portando il pilota a non avere il controllo dell’aeromobile in seguito al decollo. Una serie di sensori che non hanno funzionato a dovere hanno portato il gigante di ferro a subire una picchiata verso il basso a seguito della partenza iniziale, con una forza superiore ben 10 volte alla classica che si ha in fase di volo.

Boeing: l’azienda era a conoscenza di alcune verità

Molti ingegneri dubitavano dell’affidabilità dell’MCAS: questo è quanto emerge da una serie di dichiarazioni telefoniche intercettate risalenti addirittura al 2016. Inoltre l’azienda sembra essere colpevole di aver disattivato la spia di tale software in cabina di pilotaggio senza motivo alcuno.

Al momento sia gli investitori che gli utenti hanno perso la fiducia nei confronti dell’azienda e adesso per tale motivo versa nell’orlo della crisi; come si presenterà in futuro il quadro economico e finanziario per Boeing? Ci sarà possibilità di recuperare la propria immagine agli occhi di compagnie e clienti?

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