facebook news

La notizia è ormai confermata: Facebook aprirà una sua sezione News in aperta concorrenza con Google, e sono già pronti accordi con i più importanti editori d’America per fornire il meglio dell’informazione. La data d’inizio del servizio sul social network più popolare al mondo dovrebbe essere fine ottobre, mentre si sa che dovrebbe occupare la parte bassa della home.

Purtroppo ci sono pochissimi dettagli sul reale funzionamento delle notizie su Facebook, ma se dovesse funzionare tale novità Mark Zuckerberg porterebbe la relazione tra il social network, gli utenti e i media a un livello superiore.

Le notizie saranno fornite da circa 200 testate, ma è curiosa l’indiscrezione sul fatto che Facebook sembra disposta a pagare solo il 25% circa dei quotidiani. Ignota anche la modalità di guadagno di Zuckerberg nell’operazione, ma si sospetta una qualche tipo di profilazione dell’utente e pubblicità mirata anche in questo caso.

 

Facebook esordisce nell’informazione pagando…non proprio tutti

Secondo il Wall Street Journal, parteciperanno all’iniziativa testate autorevoli come: Dow Jones, Washington Post, New York Times, Business Insider, BuzzFeed, HuffPost e Philadelphia Inquirer. In merito Campbell Brown, vicepresidente delle partnership globali di notizie su Facebook, ha affermato che:”abbiamo lavorato a stretto contatto con le testate giornalistiche per enfatizzare le segnalazioni originali e rendere molto più facile trovare le notizie più rilevanti.

Gli utenti attualmente possono già leggere le notizie di questi editori sulla piattaforma, ma Facebook non pagava un euro agli imprenditori se non fornendo un fisiologico aumento del traffico verso i siti di news. In cambio, Zuckerberg ha ricavato negli anni tonnellate di dati di profilazione degli utenti per usarli a proprio piacimento.

Si vocifera infine che le notizie saranno organizzate in una sezione “Top news” gestita da un team di 25 redattori coordinato dall’autorevole premio Pulitzer Anne Kornblut. La giornalista ex Washington Post, al New York Times e Boston Globe guiderà la redazione su argomenti come attualità, politica, economia e scienza, mentre Facebook lascerà che sia un algoritmo, a gestire le sezioni sportive e quelle dedicate alle arti.

Come su Google News, gli utenti potranno adattare il feed delle notizie ai propri gusti in materia di consumo d’informazione.

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