L’azienda di Cupertino ha da poco annunciato ufficialmente i suoi nuovi tre smartphone top di gamma, ovvero i nuovi iPhone 11, iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max. Questi ultimi sono tutti caratterizzati dalla presenza sul posteriore di una zona quadrata dove sono alloggiati i vari sensori fotografici, ma sappiamo che non saranno gli unici. Come sappiamo da tempo, infatti, anche i futuri Google Pixel 4 e Google Pixel 4 XL avranno un design molto simile. A confermare tutto ciò, sono stati infatti pubblicati online dei nuovi video hands-on.

 

Google Pixel 4 XL: eccolo in questi video hands-on

Nei due nuovi video hands-on appena citati viene mostrato interamente il modello più grande dei futuri top di gamma di Big G. Nello specifico, nel primo video possiamo ammirare lo smartphone nella colorazione White, mentre nel secondo video sono presenti altre due colorazioni, cioè la Black e la Coral. Da notare come per tutte e tre le colorazioni sia presente un frame laterale colorato di nero.

Da questi video possiamo avere diverse conferme interessanti. La prima è chiaramente il design definitivo dello smartphone. Google Pixel 4 XL avrà infatti un design molto simile sul posteriore a quello di iPhone 11 Pro: troveremo sempre una zona quadrata leggermente sporgente in cui saranno collocati tre sensori fotografici più un flashLED. La parte frontale, invece, rispecchia il design che era trapelato online finora. Cornici laterali e inferiori della stessa misura, mentre la cornice superiore è leggermente più pronunciata.

Ma c’è dell’altro. Nel video vengono mostrate alcune impostazioni dello smartphone che ci confermano, inoltre, la presenza di un display da 6.3 pollici in risoluzione QHD+ con refresh rate di 90 Hz. Lato fotocamere, poi, è emerso che il sensore fotografico principale sarà un Sony IMX363 da 12 megapixel con apertura focale f/1.7, mentre quello secondario sarà un teleobiettivo Sony IMX481 da 16 megapixel.

 

VIAGsmarena
Articolo precedenteWind regala rete fissa Gratis per sei mesi: Fibra 0 euro per questi clienti
Articolo successivoGoogle Calendar: 1 miliardo di utenti a rischio a causa di un grave bug