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Quando ormai tutto sembrava terminato e si guardava già al futuro pensando a Libra, la nuova criptovaluta del Social Network, ecco che il passato torna a farsi sentire. E’ passato più di un anno, ormai, dal caso Cambridge Analytica che ha trascinato Facebook e il suo CEO, Mark Zuckerberg, in un ciclone a quanto pare infinito.

Il Garante Italiano per la protezione dei dati personali, infatti, ha multato Facebook per 1 milione di euro a causa delle ripercussioni che il caso di Cambridge Analytica ha avuto sugli utenti Italiani. La multa, a quanto pare, arriva come un atto di un provvedimento già avviato dal Garante stesso nel Gennaio 2019 in cui al Social Network veniva vietato categoricamente il trattamento dei dati degli utenti Italiani. Scopriamo di seguito cosa è successo.

Facebook: il fantasma di Cambridge Analytica ritorna, nuova multa in Italia per il Social Netowrk

Durante il periodo in cui avvenne lo scandalo di Cambridge Analytica, chiunque avesse scaricato l’applicazione “Thisisyourdigitallife” era entrato automaticamente a far parte dell’imponente raccolta di dati di cui è accusato Facebook. Tra le 87 milioni di persone compromesse, però, ci sono anche 57 Italiani che, una volta avviata l’applicazione, hanno dato il via ad una raccolta di dati personali estesa a tutta la rete di contatti, raggiungendo oltre 214000 persone.

A causa di questa massiccia violazione della privacy, già nel mese di marzo Facebook fu multato per la prima volta dal Garante ma, in questo caso, per soli 52000 euro. Dopo attente valutazioni sulla fuga di dati, però, secondo le autorità la comunicazione di Facebook dei dati all’app incriminata viola gli articoli 13 e 23 e, per questo motivo, al Social Network è stata inflitta un ulteriore multa di 1 Milione di euro.

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