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Tim e lo stato italiano sono ormai ai ferri corti, se il Governo ha potuto utilizzare il golden power, significa che l’azienda ha commesso un’infrazione. La conseguenza dovrebbe essere una sanzione, ma pare che non la pagherà.

Tim non pagherà sanzioni, se collaborerà

Nel momento in cui un’azienda strategica per il territorio nazionale, vedasi in questo caso Tim, viola la normativa relativa al golden power, è prevista una multa pari all’1% del fatturato.

La situazione, invece, sembra essere stata modificata ad hoc per la vicenda in questione. Nell’ultimo Decreto Fiscale, infatti, è stata inserita una particolare norma, con la quale, nel caso le due parti collaborino tra di loro o la sanzione sia troppo elevata, non verrà comminata alcuna multa.

Casualmente l’emendamento è stato inserito proprio in seguito ai problemi di Tim con lo stato italiano e tutta la vicenda Vivendi. Non può esser in nessun modo casuale.

Nel frattempo, il Governo ha anche approvato una norma molto interessante. Nel momento in cui un’azienda acquisisce più del 10% delle azioni, deve anzitempo comunicare le proprie intenzioni, su eventuali modifiche o altro. L’idea è sempre la stessa, evitare assolutamente che si possa incontrare una vicenda bis. Il rischio è di uno scontro, addirittura, diplomatico tra Italia e Francia. Meglio evitarlo in futuro.

VIACorriere
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