sky, mediaset, iptv

Sky Q, finalmente, arriverà ufficialmente anche in Italia. La scelta dell’azienda di Murdoch è chiara, portare più contenuti sull’online, in modo da contrastare i fenomeni delle pay TV online, vedasi Netflix. Ma come funziona il servizio? e sopratutto come cambierà il mondo della pay tv?

Sky Q: come cambierà il mondo della pay tv

Sky Q è un servizio già noto a tutti dall’inizio del 2017, pertanto non può essere considerato come una novità assoluta. Ciò che principalmente tocca noi italiani è la possibilità di attivarlo (per ora in maniera completamente gratuita) sui nostri decoder.

Come funziona Sky Q

A differenza di Sky Go o Sky Now, con Sky Q non sarà necessario sottoscrivere un nuovo abbonamento, bensì si potrà usufruire dell’attuale contratto Sky. Ciò è importante, infatti, il servizio non sarà disponibile per chiunque, ma solamente per coloro che già stanno pagando Sky.

Una volta attivato, i prezzi attualmente non sono disponibili, un tecnico provvederà ad installare un nuovo decoder. Questi vi permetterà di registrare fino a 4 programmi contemporaneamente (mentre ne state vedendo addirittura un quinto) arrivando ad un totale di 1’000 ore in HD. Il componente principale, inoltre, permette di inviare, tramite WiFi, il segnale dell’antenna parabolica ad altri decoder (acquistabili separatamente). Parallelamente, quindi, potrete installare i riceventi aggiuntivi vicino ad altre televisioni, e condividere l’abbonamento.

Se tutto questo non vi dovesse bastare, esisterà anche un’applicazione dedicata, tipo Sky Go, grazie alla quale potrete vedere su mobile (fino a 2 dispositivi) tutti i contenuti con possibilità di registrare, interrompere e on demand.

Come cambia la pay TV

Il passo compiuto da Sky è veramente enorme, ad oggi non esiste nessun’altra azienda in grado di fornire una simile funzionalità. Anzi, le concorrenti dovranno iniziare a preoccuparsi e cercare, il più rapidamente possibile, di correre ai ripari.

Il primo ad essere colpito, probabilmente, sarà Netflix. Pay TV con streaming online, in grado di proporre contenuti a pagamento a basso prezzo, ma sopratutto riproducibili su qualsiasi smartphone e televisione. Se non vogliono perdere clienti, presto dovranno pensare a nuove funzionalità, ma sopratutto a nuovi contenuti da inserire nella propria offerta.

Dall’altro lato della barricata troviamo Mediaset Premium, in lento e preoccupante declino dopo l’acquisizione dell’esclusiva relativa alla Champions League. Difficilmente pensiamo possano credere di riuscire a contrastare il predominio di Sky, l’azienda di Murdoch, in termini di funzioni e contenuti, batte Premium almeno 10 a 1.

Il mondo sta per cambiare, ma in favore di Sky, con una visione sempre più connessa, ma soprattutto centralizzata.

Articolo precedenteAmazon, Kindle rivoluzionato: nuove interfaccia e barra delle ricerche e tanto altro
Articolo successivoI motivi per cui preferire iPhone 8 ad iPhone X