Pezzotto: la Guardia di Finanza ha effettuato 15 arresti È sempre più evidente l’impegno della Guardia di Finanza nella lotta contro il “pezzotto”. Questo fenomeno permette di guardare canali a pagamento senza effettuare abbonamenti. Per punire i trasgressori sono previste multe salatissime, eppure il fenomeno non sembra intenzionato a fermarsi. Proprio per questo le forze dell’ordine stanno dimostrando il loro impegno costante per fermare il fenomeno. A prova di ciò sono state arrestate ben 15 persone che utilizzavano servizi IPTV in modo illecito.

La lotta al pezzotto continua

Come anticipato, sembra che la possibilità di ricevere una sanzione pecuniaria non basti a fermare il fenomeno del pezzotto. Al momento, le norme vengono applicate attraverso l’uso di una legge creata appositamente per combattere questi comportamenti illeciti. Le multe possono avere un valore fino a 5000 euro.

Un esempio dell’impegno della Guardia di Finanza è ciò che è accaduto con il Nucleo di Polizia Tributaria di Ancona. In seguito ad un’azione condotta, sono stati fermati 15 individui, come già accennato. Di questi 14 hanno chiesto di accedere al processo con rito abbreviato. Il venditore degli abbonamenti pirata invece ha proposto un accordo con patteggiamento.

Il presidente della FAPAV, Federico Bagnoli Rossi, ha espresso la sua soddisfazione riguardo questi recenti interventi. Inoltre, ha sottolineato che questo esempio può aiutare ad incrementare la percezione del rischio riguardo la pratica del pezzotto.

L’aumento della consapevolezza sulle possibili conseguenze legali in relazione alla violazione del diritto d’autore è dovuto all’intervento delle forze dell’ordine, come sostenuto da Rossi. Ormai è evidente che si tratta di guerra aperta contro il pezzotto e la pirateria in generale. Fermare questi comportamenti illeciti è il primo passo per rendere il mercato dello streaming e dell’intrattenimento più equo e sicuro per tutti gli utenti. La crescita della percezione del reato insieme alle continue indagini condotte dalle forze dell’ordine potrebbe fare nettamente la differenza per salvaguardare il diritto d’autore.

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