Grok, verrà resa open sourceElon Musk ha deciso di rendere open source Grok, una piattaforma simile ad OpenAI, proprio per rispondere alla società di Sam Altman che ha deciso di non rendere open source il proprio modello di intelligenza artificiale. Questo perché la società di OpenAI, secondo Musk, sarebbe più improntata ad iniziative legate al profitto che iniziative legate al benessere degli utenti per cui Musk renderà open source Grok.

Altre società tra cui Meta e Minstral hanno deciso di pubblicare i codici sorgenti dei chatbot e a queste adesso si aggiunge anche quella di Sam Altman poiché si ritiene un sostenitore dell’ open source. Anche Musk ha pubblicato alcuni codici degli algoritmi di X e le tecnologie con cui produce la Tesla dato che il suo obiettivo principale è quello di rendere disponibile a tutti le tecnologie che utilizza e i metodi che impiega per la realizzazione dei modelli più innovativi.

 

Grok, sarà disponibile a tutti nel giro di pochi giorni

Grok era stato pubblicato l’ anno scorso, però solamente gli utenti abbonati ad X potevano effettivamente utilizzarlo, per cui adesso Musk vuole metterlo in competizione con ChatGPT perché secondo lui è importante che tutti siano a conoscenza dei metodi con cui riesce a realizzare le sue creazioni. Musk è stato un cofondatore di OpenAI proprio perché voleva rendere pubblica la sua tecnologia e adesso invece la società sta puntando più sul benessere economico che sul benessere del pubblico. Per OpenAI quindi proponeva il licenziamento del suo CEO in modo da poter tornare ad un open source accessibile a tutti.

Il motivo per cui le società non vogliono rendere visibili i loro metodi è perché così facendo sono in grado di sviluppare dei sistemi senza essere copiati da altre aziende; questo è quello che non vorrebbe neanche Musk soltanto che, secondo lui, sarebbe più per guadagnare e per un profitto dell’ azienda che per soddisfare la curiosità degli utenti.

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