La decisione di Meta di proporre il protocollo Signal di WhatsApp per la crittografia e le alternative possibili
La decisione di Meta di proporre il protocollo Signal di WhatsApp per la crittografia e le alternative possibili

Con l’entrata in vigore del Digital Markets Act (DMA), il team di Meta ha delineato la strategia per adeguarsi alla nuova normativa, focalizzandosi sui suoi popolari servizi di messaggistica, WhatsApp e Facebook Messenger.

Una delle principali disposizioni del Digital Markets Act richiede a Meta di garantire l’interoperabilità con altri servizi entro tre mesi dalla ricezione di una specifica richiesta. Tuttavia, Meta ha chiarito che per implementare questa interoperabilità senza compromettere la sicurezza degli utenti, potrebbe essere necessario più tempo, almeno per assicurarsi che la funzionalità sia pronta per un utilizzo pubblico sicuro.

 

Il piano di Meta per l’interoperabilità

Per quanto riguarda le modifiche previste per WhatsApp e Facebook Messenger, la nuova normativa comunitaria impone il supporto per le chat individuali e la condivisione di immagini, video e messaggi vocali entro il primo anno, mentre successivamente l’interoperabilità dovrà estendersi anche alle chat e alle chiamate di gruppo.

Meta ha specificato che le aziende di terze parti interessate all’interoperabilità con Messenger e WhatsApp dovranno stipulare un accordo dedicato prima che Meta inizi a collaborare con loro per implementare il supporto necessario. Inoltre, Meta propone che tali aziende utilizzino il protocollo Signal di WhatsApp per la crittografia, ma apre la possibilità all’adozione di altre soluzioni a condizione che soddisfino gli stessi standard di sicurezza.

L’impegno di Meta riguarda la sicurezza delle chat end-to-end encryption (E2EE) durante il transito, indipendentemente dall’uso del protocollo Signal da parte del provider. Tuttavia, il colosso dei social non può garantire il comportamento sicuro delle applicazioni che riceveranno le chat degli utenti di WhatsApp e Messenger.

 

Navigando il Digital Markets Act

L’adesione di Meta alle nuove regole del Digital Markets Act riflette un impegno a bilanciare l’interoperabilità richiesta con la necessità di mantenere elevati standard di sicurezza per i suoi utenti. La complessità di implementare queste modifiche sottolinea le sfide che le grandi piattaforme devono affrontare nel rispondere alle normative sempre più stringenti del panorama digitale. La sicurezza dei dati e la tutela della privacy devono rimanere al centro delle evoluzioni normative e delle scelte aziendali nel settore delle comunicazioni online.

Articolo precedenteDall’Italia arriva una proposta per combattere le truffe online
Articolo successivoLa notte non porta solo consiglio: studio sulle rughe del sonno