Piracy Shield blocca tutti gli utenti

Ormai la tecnologia avanza e con lei avanzano e si sviluppano i metodi anti-pirateria. Verso quelle persone che vogliono trovare una via per raggirare il sistema. In questo caso parliamo da almeno un mese della nuova funzione Piracy Shield. Fornita dalla Serie A all’AGCOM per bloccare le trasmissioni delle partite di eventi sportivi illeciti.

Arrivano però delle testimonianze da parte degli utenti riguardo il funzionamento sbagliato della suddetta funzionalità. Da quanto successo sono bloccati anche siti del tutto legittimi.

 

Piracy Shield, cosa è successo?

Ultimamente infatti il tutto è sfociato con delle lamentele sulla piattaforma X. Le quali si lamentavano dei blocchi fatti dal Piracy Shield a danno di alcuni siti solo perché usavano la stessa CDN di un sito pirata. Questi siti oltre i tanti commerciali rientrano anche alcuni siti scolastici.

Normalmente questi blocchi non derivano da segnalazioni verso questi siti ritenuti pirata, ma il blocco deriva dal metodo usato da Piracy Shield e dalla procedura di segnalazione e blocco.

Il tutto però oggi viene racchiuso dai moltissimi siti che usufruiscono dei servizi di CDN al fine di migliorare prestazionalmente le caratteristiche dei siti. Una CDN è una rete di server che ha il compito di trasmettere lo stesso sito in diverse parti del paese, così almeno creando più copie di dati su più computer così nel caso di un problema ci sono più copie.

Il problema a quanto sembra è quando un utente si collega ad un sito che si appoggia ad una CDN e l’indirizzo IP diventa quello della CDN e non quello del sito. E questo quando un sito pirata usa una CDN per collegarsi, il Piracy Shield è attivo per l’indirizzo sempre di quest’ultima. Quindi sicuramente la richiesta di effettuare il blocco dell’indirizzo IP dal quale però condividono i contenuti anche siti legali sarà attiva .

Da quanto però compreso e da quanto si può vedere dopo le diverse lamentele su X non vi è ancora nessuna risposta dall’AGCOM. Però nei giorni scorsi il commissario dell’AGCOM durante una trasmissione televisiva afferma che nessun sito istituzionale è colpito per sbaglio dal suddetto Piracy Shield.

Invece FAPAV la Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali rende noto che da febbraio ad oggi sono di più di 500 gli indirizzi IP bloccati dal Piracy Shield.

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