Durante i The Game Awards 2023, un evento prestigioso per l’industria videoludica, gli sviluppatori premiati hanno affrontato una situazione spiacevole: il loro tempo sul palco è stato rigidamente limitato a soli 60 secondi per i loro discorsi di ringraziamento. Questa restrizione ha causato un certo disagio, tanto che chi superava anche di poco il tempo assegnato veniva sollecitato a concludere rapidamente, con un cartello avvisatore e una musica invadente che interrompeva le loro parole.
The Game Awards 2023: le reazioni di Eiji Aonuma e Sam Lake
La decisione di limitare il tempo degli interventi ha suscitato reazioni negative sia tra le personalità del settore, tra cui Eiji Aonuma e Sam Lake, sia tra il pubblico. La comunità dei giocatori ha espresso il proprio disappunto sui social media, chiedendo a Geoff Keighley, organizzatore dell’evento, di rivedere questo approccio. Keighley, riconoscendo la problematicità di questa misura, ha ammesso che durante lo show ha cercato di allentare questa restrizione, chiedendo al suo team di concedere più tempo ai vincitori. Ha sottolineato che nessuno è stato effettivamente interrotto, ma ha comunque riconosciuto la necessità di riconsiderare tale pratica per le future edizioni.
I Game Awards sono noti per essere una piattaforma che celebra i successi nell’industria dei videogiochi, e gli spazi pubblicitari giocano un ruolo importante nell’evento. Tuttavia, l’edizione 2024 potrebbe cercare un maggiore equilibrio tra questi elementi e il tempo dedicato alle premiazioni, per evitare che queste ultime vengano percepite come un intralcio.
L’obiettivo sarà quindi di evitare gli eccessi di discorsi prolissi, come quello di Christopher Judge nell’edizione 2022, mantenendo comunque un rispetto adeguato per il momento di celebrazione e riconoscimento degli sviluppatori. In conclusione, la speranza è che i Game Awards possano continuare a essere un luogo di celebrazione per il settore, dove i premiati possano esprimere il loro apprezzamento e la loro gratitudine senza sentirsi affrettati o sotto pressione.