L’intelligenza artificiale, in un processo che in un certo senso nemmeno ci aspettavamo, sta erodendo il confine tra realtà e digitale, tale strumento infatti sta rivoluzionando tutti gli ambienti con i quali entra in contatto cambiando letteralmente le regole in gioco.
Tutti i campi stanno subendo questo processo, quello che però sembrava immune è anche quello che invece la sta subendo di più, stiamo parlando della creatività: fotografia, editing, produzione di contenuti, dinamica che sembra nascondere un effetto collaterale che uno studio sta evidenziando, vediamo di cosa si tratta.
Distinguere realtà dal digitale
L’Intelligenza Artificiale è ormai in grado di creare dei simulacri sintetici in grado di riprodurre letteralmente di tutto, in modo talmente fedele da ingannare chi guarda, ed è proprio questo che uno studio condotto su 124 persone è andato ad indagare, alle quali è stato mostrato un set di fotografie composto da alcuni volti reali ed altri invece generati da IA.
Lo studio ha evidenziato come circa il 66% dei volti generato da IA sia stato scambiato per reale, il che evidenzia come non siamo più in grado di riconoscere i volti o gli oggetti generati dalle macchine.
Amy Dawel, autrice dello studio ha sottolineato però un fenomeno alquanto strano, infatti sembrerebbe che i volti delle persone bianche generati dall’intelligenza artificiale possono sembrare più convincenti rispetto a quelli reali ma anche rispetto a quelli generati dall’IA di colore, questo poiché secondo coloro che hanno condotto lo studio, l’IA riconosce come più realistici i volti bianchi, ed ovviamente puntando alla creazione di immagini iperrealistiche punterà maggiormente su quelli.