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La Space Force, ovvero la Forza Speciale degli Stati Uniti, è stata protagonista di un evento che ha avuto delle vere e proprie ripercussioni sullo stato della ionosfera terrestre.

La situazione è avvenuta il 14 Settembre di questo stesso anno. In questo stesso giorno il razzo Alpha di Firefly Aerospace, commissionato appunto dalla Space Force degli Stati Uniti, ha decollato dalla Vandenberg Space Force Base, trasportando con sé il satellite Victus Nox.
Tuttavia, sembra che non sia stato tutto svolto come previsto.

Space Force: il lancio del razzo e le sue conseguenze

Durante il suo volo, il razzo commissionato dalla Space Force, ha lasciato una traccia del suo passaggio nella parte superiore dell’atmosfera terrestre. Ovvero nella ionosfera. Parliamo infatti di una scia di esaurimento che è stata visibile a più di 1600 chilometri di distanza. Inizialmente luminosa, questa scia ha assunto una colorazione rossastra, segno di una creazione di un foro all’interno della ionosfera. Per chi non lo sapesse, la ionosfera è una parte dell’atmosfera dove si trovano tutti i tipi di gas ionizzati naturalmente. Essa è distante circa 50 e 645 chilometri dalla superficie terrestre.

Ovviamente il foro nella ionosfera non costituisce una minaccia per la Terra ed è destinata a chiudersi, da sola, in poche ore. Tuttavia, è importante comunque tenere bene a mente questo evento per ricordarci di quanto l’azione dell’ uomo possa davvero influenzare e creare delle conseguenze visibili sull’ambiente spaziale che ci circonda. Oltre a come le tecnologie di cui oggi disponiamo hanno raggiunto un livello di complessità molto elevato. Tanto da rendere possibile ciò che, solo qualche decennio fa, era considerato pura utopia.

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