La nostra vita pronta a cambiare con l’euro digitale Silvia Attanasio, responsabile dell’ufficio innovazione di ABI, ovvero l’associazione bancaria italiana, ha spiegato come cambierà la vita di tutti noi con l’introduzione del nuovo euro digitale. Prima di tutto, Attanasio spiega quali sono le motivazioni che hanno spinto le banche centrali (tra cui anche la Bce), di emettere e rilasciare una valuta digitale. Prima di tutto bisogna ricordare che si tratta di un fenomeno che si sta diffondendo a livello mondiale. Infatti, il 92% delle banche centrali mondiali stanno studiando delle monete digitali.

Arriva l’euro digitale

La Bce ha iniziato a lavorarci ufficialmente a partire dal 2021. Ci sono quindi stati due anni di fase di istruttoria delle decisioni. Poi lo scorso 18 ottobre si è deciso di continuare con la fase preparatoria questo perché contemporaneamente si sta lavorando anche alla realizzazione del regolamento d’azione. Infatti, La Commissione europea ha preparato una proposta di regolamentazione che creerà tutte le condizioni utili per permettere alla Bce di emettere l’euro digitale.

L’euro digitale avrà la stessa forma della nostra moneta. Questo vuol dire che, come oggi, cinque monete da un euro avranno il valore di una banconota da 5 euro, ugualmente ci sarà la versione dei 5 euro digitali. Sembra che questa “variante” monetaria rappresenterò un’alternativa che verrà messa a disposizione dei cittadini insieme alle altre forme di pagamento. Silvia Attanasio inoltre afferma che la speranza è quella che l’euro digitale possa rappresentare una piattaforma in grado di fornire a tutti gli utenti dei servizi innovativi che porteranno un enorme beneficio per tutta la popolazione dell’area euro.

Quali saranno questi servizi? Il primo sarà il pagamento tra le persone. In questo modo se dovremmo dare dei soldi ad un’altra persona sarà possibile farlo attraverso il loro numero di telefono. Infatti, nell’app digitale basterà un click per poter consentire questo passaggio di denaro. Questo servizio sarà utilizzabile da tutti i cittadini dell’Unione Europea e porterà a passaggi di denaro molto più semplici e veloci.

Come verrà distribuita questa nuova moneta?

Le banche avranno un ruolo principale nel processo di distribuzione dell’euro digitale. Infatti, la Banca centrale europea, come anche quelle centrali nazionali, non hanno la possibilità di poter interagire con i 372 milioni di cittadini a cui verrà data la possibilità di utilizzare l’euro digitale. Affidandosi alle banche e agli intermediari finanziari sarà invece possibile creare una maggiore interazione.

Inoltre, non bisogna dimenticare che i pagamenti, così come i depositi e gli impieghi sono il modo principale attraverso cui le banche funzionano e danno attivo sostegno all’economia. Il ruolo di intermediare, affidato alle banche, sarà disponibile solo online, non ci saranno dunque servizi offline per gli utenti. Nonostante questo “intoppo”, il ruolo dell’intermediario resta estremamente utile.

Infatti, se anche ci sono persone che le considerano “intrusi”, le banche possono svolgere un importante ruolo di protezione soprattutto quando si parla di pagamenti molto alti che possono ritrovarsi al centro di truffe e transazioni fasulle.

Non ci sarà un vero e proprio limite al wallet digitale. Infatti, ogni cittadino potrà decidere di collegare alla propria posizione in euro digitale il proprio conto corrente e il proprio conto di pagamento. In questo modo, anche se il saldo disponibile sul conto digitale si rivelasse non sufficiente per effettuare un pagamento ci sarà in automatico un riferimento al contro da cui attingere per ottenere il denaro necessario a completare l’operazione di pagamento. Questo vuol dire che non si correrà il rischio di incappare su interruzioni operative o blocchi dei pagamenti.

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