Una delle maggiori abitudini o forse vizio della maggior parte delle persone è sicuramente quella di posticipare la sveglia al mattino di qualche manciata di minuti per godersi in santa pace qualche attimo in più di sonno sotto le calde e accoglienti coperte del proprio letto.

Si tratta di una dinamica che nella maggior parte dei casi non porta a niente se non a un po’ di fretta mattutina nel compiere le proprie attività per evitare di fare di tardi poi a lavoro o a scuola, sebbene però ci sia da dire che non è propriamente vista di buon occhio da tutti dal momento che avere fretta poi può anche essere pericoloso se quest’ultima si palesa quando si guida ad esempio dal momento che si può tenderà ad alzare la velocità media.

 

Lo studio

Per tutti i detrattori di questa pratica arrivano brutte notizie, un recente studio condotto su due pool di utenti ha svelato l’arcano confermando che questa abitudine non risulta dannosa per la mente ma che anzi, alle volte ha anche un effetto benefico sull’efficienza dell’organismo, lo studio ha sottolineato come circa il 69% delle persone tendeva a rimandare la sveglia almeno una volta, registrando come si trattasse per la maggior parte di giovani e più inclini ad essere “tipi serali”, il verdetto che ne è emerso è che rimandare la sveglia di 30 minuti non ha avuto ripercussioni cognitive ed anzi ha migliorato le prestazioni durante la giornata.

Dunque adesso non c’è più bisogno di sentirsi in colpa a posticipare la sveglia, anche se ovviamente organizzarsi bene per gli impegni mattutini è sempre l’idea migliore.

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